Goffredo Bettini attacca l'ex rottamatore: "Renzi è una tigre di carta"
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Goffredo Bettini attacca l'ex rottamatore: "Renzi è una tigre di carta"

Il membro della delegazione nazionale del Pd ha accusato l'ex Premier di voler interferire con l'attività dell'esecutivo attuale.

Goffredo Bettini
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16 Febbraio 2020 - 16.05


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È una critica diretta quella fatta da Goffredo Bettini, membro della delegazione nazionale del Partito Democratico, nei confronti di Matteo Renzi e di Italia Viva, in un lungo post su Facebook.

L’esponente del Pd ha sottolineato in prima istanza il rammarico per l’occasione persa dal centrosinistra con Italia Viva anche per le responsabilità del suo leader “Ci sono momenti nei quali la politica ha una sua invincibile evidenza. Oggi è chiaro a tutti, tranne ai fanatici, che la condotta di Renzi pone problemi acutissimi al campo democratico e al governo Conte. Non vado ai dettagli. Piuttosto mi rammarico che Italia Viva, potenzialmente utilissima per allargare il centrosinistra, sta diventando uno strumento della destra per picconarlo e screditarlo”.

Bettini poi rimprovera a Renzi di eccessivo protagonismo: “Eppure tale rammarico non deve trasformarsi in una eccessiva preoccupazione. Renzi è una tigre di carta. Il suo tentativo di creare un terzo polo sta naufragando così rapidamente da renderlo prigioniero di un attivismo autodistruttivo. Cosi come, la scelta di passare all’altro campo non convincerebbe la stragrande maggioranza dei suoi elettori. Tuttavia egli può fare ancora danni, rendendo instabile l’azione dell’esecutivo Conte”.

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Bettini ha poi sottolineato che per Renzi c’è solo una via per poter essere al Governo: Ecco perché consiglio, in attesa di scelte più sagge di Italia Viva, di preparare al più presto scenari alternativi. Dopo Conte non c’è per il Pd un altro governo. Se Renzi vuole farlo, lo deve fare con Salvini e la Meloni. C’è invece la possibilità certamente allo stato attuale tutta da costruire, di sostituire Italia Viva con parlamentari democratici (in quanto non sovranisti, illiberali e autoritari) pronti a collaborare con Conte fino alla fine della legislatura.

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