Marco Travaglio aveva fatto la lezione ai colleghi sul fatto che Bonafede ha ragione, che “non è scandaloso” se qualcuno va dentro anche se innocente, perché lo prevede la legge. In conseguenza di ciò Gaia Tortora, giornalista a La7, figlia di Enzo, ha perso la pazienza e ha mandato a quel paese il direttore del Fatto. Intervistata da Libero torna sullo scontro dialettico: “Travaglio non lo scuso. Anche se legale resta scandaloso che un innocente sia in carcere, anche solo per una notte”.
“Travaglio usa per sostenere le sue tesi gli stessi argomenti dell’ex pm Davigo – dice Tortora-. Sono il suo cavallo di battaglia, e poi vuol far credere di essere l’unico giornalista in Italia che conosce il diritto; invece non è così, io la giustizia italiana la bazzico dai tempi delle medie, per vicende personali non piacevoli, Ma quello che è ancora più scandaloso rispetto a quel che scrive è che Travaglio per difendere le sue idee insulti i colleghi”.
Insomma, per la Tortora la questione non è affatto chiusa. Al collega che le chiede perché ha deciso di rompere il silenzio con Travaglio, risponde:
“L’ho fatto altre volte. Quest’ultima non so, sono cose che ti vengono da dentro. Certo quel “non è scandaloso” mi ha indignato”
Per Gaia Tortora i giornalisti hanno le loro responsabilità, alimentano sulla giustizia lo scontro tra garantisti e manettari. E torna sulla vicenda di suo padre:
“Io so che mio padre è morto di malagiustizia, ma anche di pessimo giornalismo. In questo senso è morto invano, perché la sua vicenda ha insegnato poco ai colleghi e ancor meno a parte della magistratura”.
Gaia Tortora ricorda quel che le raccontava il padre Enzo sul carcere, ” ti marchia e agli occhi dell’opinione pubblica, o almeno di una parte di essa, resti comunque un individuo sospetto”. La cosa lo faceva impazzire”, chiosa Gaia. Che dice la sua anche sul tema del giorno, la prescrizione:
“Il dibattito non può fermarsi solo sulla prescrizione (su cui la Tortora è favorevole, ndr). E’ il vizio della politica italiana, concentrarsi su un particolare, scatenare un impazzimento generale e non risolvere mai nulla”.