È stato un coltello ‘Kabar’ montabile su baionetta di 16-17 centimetri di lunghezza a uccidere il carabiniere Mario Cercielli Rega. Lee Elder Finnegan, dei due turisti americani quello accusato di aver ucciso Rega con 11 coltellate, è stato anche scaricato dall’amico Gabriel Christian Natale Hjorth, che ha dichiarato che non sapeva che l’altro si fosse portato in vacanza un’arma simile, cosa che comunque sembra difficile da credere. Così come sembra molto difficile credere che Finnegan abbia sentito il bisogno di portarsi un coltello militare per una vacanza in Italia.
Come emerso dalle testimonianze di vicini e compagni di scuola, Finnegan è un ragazzo problematico: “un piantagrane sempre ubriaco” lo hanno descritto gli abitanti del suo quartiere a San Francisco. Ma una cosa è un ragazzo viziato e violento di 19 anni, un’altra è un assassino che assesta 11 coltellate con un’arma militare a un carabiniere. In molti in queste ore si stanno chiedendo come sia riuscito Finnegan a far entrare un’arma del genere in Italia, passando per di più da Fiumicino, uno degli aeroporti centrali del Paese. Quanto alle ragioni che spingono un 19enne a portarsi un’arma in vacanza, andando nel puro campo delle ipotesi la risposta, tristemente, potrebbe trovarsi nella nazionalità del ragazzo: che gli americani siano un popolo con un patologico problema con le armi è cosa nota. Fino a questo momento, però, questa loro mania aveva fatto vittime solamente nel loro paese, scuole soprattutto. In questo caso, la violenza è arrivata nelle strade di Roma.
Giallo sull'arma del delitto: cosa ci faceva Finnegan in vacanza con un coltello dei marines?
Il coltello utilizzato da Lee Elder Finnegan è un Kabar con una lama di 16 centimetri. Non proprio una cosa da portarsi in vacanza
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29 Luglio 2019 - 14.48
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