E ora parliamo di Bibbiano: tutte le bufale di destra e M5s per fare propaganda
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E ora parliamo di Bibbiano: tutte le bufale di destra e M5s per fare propaganda

È vero che il Pd è coinvolto in un caso di abusi su minori? È vero che si usava l'elettroshock su bambini indifesi? No, niente di tutto questo

Un cartello su Bibbiano
Un cartello su Bibbiano
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18 Luglio 2019 - 15.53


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“E allora Bibbiano?”.

Bene, parliamone di Bibbiano. Parliamo, soprattutto, dell’opera di deframmentazione e manipolazione della realtà che sta operando la galassia nera dell’informazione italiana (Da Giornale e Libero, dal Primato Nazionale ai vari twittaroli sovranisti che infestano l’etere). Parliamo del perché, come dicono loro, “non se ne parla”. 

In effetti, per come la notizia è stata raccontata, sembrerebbe un complotto bello e buono: bambini sottoposti all’elettroshock e strappati ai genitori per affidarli alle famiglie gay pedofile con la complicità del Pd? Ma perché non si parla solo di questo?

Semplicemente perché non è vero. Ma andiamo per ordine. 

Giovedì 27 giugno i carabinieri di Reggio Emilia hanno messo agli arresti domiciliari sei persone e hanno notificato dieci misure cautelari in seguito a un’indagine con al centro la Onlus ‘Hansel e Gretel’ in cui si è scoperta l’esistenza di un’organizzazione criminale che operava su due fronti: da un lato, ed è la parte cui è stato dato maggior risalto, togliendo i bambini a famiglie in difficoltà per affidarli a famiglie di amici o conoscenti; dall’altro, gestendo illegalmente i fondi pubblici. Sono due accuse separate, e già questa è una distinzione importante che non è stata sottolineata. 

Soprattutto per il fatto che tra gli arrestati risultava anche Andrea Carletti, sindaco di Bibbiano, del Pd, che risulta però indagato esclusivamente “dei reati di abuso d’ufficio e falso. Gli viene contestato di aver violato le norme sull’affidamento dei locali dove si svolgevano le sedute terapeutiche, ma non è coinvolto nei crimini contro i minori” ha spiegato il capo della Procura di Reggio Emilia Marco Mescolini. 

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Luigi Di Maio però questo punto non l’ha capito bene. Tanto da aver fatto girare un’immagine propagandistica molto dura nei confronti del Pd e di aver continuato in questi giorni ad attaccare il Partito Democratico – definendolo ‘Il Partito di Bibbiano’ – scatenando l’ira del Pd che lo ha alla fine querelato, annunciandolo con una nota durissima in cui Di Maio è chiamato ‘un personaggio fallito, volgare e ottuso’. Non l’hanno presa benissimo, ma si può comprendere: infatti la maggioranza ha palesemente modificato la narrazione dei fatti per influenzare l’opinione pubblica e dare l’impressione che si stesse nascondendo un grave caso di abuso di minori per continuare invece ad attaccare Salvini. 

Parliamo allora di questi abusi: l’inchiesta riguarda sei minori e secondo i pubblici ministeri di Reggio Emilia, psicologi e assistenti sociali arrestati volevano guadagnare sfruttando la cura e l’affidamento dei bambini. Si parla di atti contraffatti, forzature e manipolazioni di bambini in modo che emergessero delle situazioni molto gravi nelle famiglie d’origine che ne giustificassero l’affido. Come previsto dalla legge, le famiglie affidatarie avrebbero poi ricevuto un aiuto economico tra i 600 e i 1.200 euro al mese, mentre gli psicologi avrebbero ricevuto dei compensi di 135 euro a seduta. 

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E ora, l’elettroshock: questa è la notizia più diffusa e che ovviamente porta con sé una carica emotiva non da poco. La pratica dell’elettroshock è regolamentata in Italia da una circolare del Ministero della Salute del 15 febbraio del 1999 che recita: la Tec (Terapia Elettroconvulsivante) deve essere somministrata esclusivamente nei casi di “episodi depressivi gravi con sintomi psicotici e rallentamento psicomotorio”, dopo avere ottenuto il consenso informato scritto del paziente, al quale devono essere esposti i rischi ed i benefici del trattamento e le possibili alternative. 

In un post su Facebook, sempre Di Maio aveva parlato di “impulsi elettrici per modificare la memoria dei bambini e convincere i giudici della necessità dell’affido”. 

La notizia è che non è vero nulla: l’apparecchio ritrovato dai carabinieri non serve per l’elettroshock ma è invece un macchinario usato nell’ambito della terapia Emdr, ossia una tecnica molto utilizzata che consiste nel mandare al paziente degli stimoli acustici e tattili. Non è un macchinario che serve a mandare impulsi elettrici. Di Maio, comunque, non ha mai smentito questa versione dei fatti, sconfessata dalla stessa polizia. 

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Ora, è chiaro che il caso esiste: al centro dell’inchiesta, tolta tutta la propaganda, rimangono i presunti casi di manipolazione di minori per strapparli alle famiglie originali. Ci sono delle intercettazioni e si parla anche di disegni dei bambini manipolati per avvalorare la tesi di abusi subiti. 

Ma il motivo per cui non se ne parla è che, per ora, oltre quanto riportato sopra, non c’è nulla da raccontare: non è coinvolto, come si è visto, il Pd; non sono coinvolte le famiglie arcobaleno; si tratta di una brutta storia criminale in cui si presume che ci siano stati dei maltrattamenti su minori, ma non c’è stato un processo e l’Italia, fino a prova contraria, è ancora uno stato di diritto, in cui le sentenze non le decidono i giornali. 

Ciò che risulta profondamente disturbante è il fatto che il M5s abbia deciso di associare il nome del Pd a questa storia, e che molti canali dell’estrema destra abbiano fatto circolare hashtag e slogan come PDfili, sfruttando l’isteria che da sempre prende questo paese quando si parla di bambini. A ben vedere, coloro che stanno sfruttando un caso di abuso su minori per fare propaganda politica è proprio il M5s. 

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