È sicuramente il volto più noto della manifestazione contro il comizio di Salvini ieri a Milano: vestito da Zorro, affacciato a un balcone su Piazza Duomo, ha esposto uno striscione con scritto ‘Restiamo umani’, rimosso in seguito dalla polizia in uno spregio assoluto dei valori democratici.
Lui è Riccardo Germani, che sulla sua pagina Facebook, da ieri invasa da complimenti per il suo gesto coraggioso, viene descritto come “una elle più coerenti espressioni nel tempo di quella “coatteria autonoma” o “autonomia coatta” tipicamente romano/borgatara che, dalla Resistenza “eretica” di Bandiera Rossa e del Gobbo del Quarticciolo fino alle piazze del 1977 ed anche alla fondazione dei Fedayn della Roma, ha caratterizzato le più genuine e radicali lotte sociali romane articolatesi nei vari decenni”.
“Trapiantato poi per lavoro a Milano, ancora oggi rappresenta al meglio certo sindacalismo di base con le idee chiare su certa sedicente “sinistra di governo” e rispetto pure agli irriformabili vincoli iperliberisti e bancocentrici della Ue”.
Commentando il suo gesto che lo ha reso l’eroe della giornata di ieri, Germani ha dichiarato: “Io mi sono solo prestato a fare Zorro – continua Riccardo – c’è stato un lavoro di tutto il gruppo che ha organizzato la manifestazione anti Salvini. Questa è stata una delle molteplici iniziative della giornata”.
“Salvini è stato sconfitto abbondantemente, oggi. Si parla molto più di noi che di lui. ma a noi sembrava talmente assurdo togliere lo striscione con un messaggio rivolto non a Salvini ma alla parte giusta di umanità che si contrappone alle politiche sovraniste. Se uno striscione con scritto ‘restiamo umani’ fa intervenire la Polizia dobbiamo preoccuparci ed essere molto di più di oggi”
Sindacalista dell’Unione Sindacale di Base, Germani non è nuovo a queste iniziative: qualche anno fa per protestare alla prima della Scala riuscì a superare i posti di blocco arrivando in limousine.
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