L'appello dell'Anpi: contrastare con più forza CasaPound e Forza Nuova
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L'appello dell'Anpi: contrastare con più forza CasaPound e Forza Nuova

Lo ha affermato Aude Pacchioni, presidente dell'Anpi Modena: "non avremmo mai dovuto permettere che Casapound e Forza Nuova partecipassero alle elezioni democratiche"

Aude Pacchioni
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25 Ottobre 2018 - 20.19


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Gli appelli contro i nuovi fascismi si moltiplicano al congresso della Cgil di Modena, dove è arrivato anche un ‘mea culpa’ dell’Anpi: Aude ‘Mimma’ Pacchioni, la memoria storica dell’antifascismo modenese ed emiliano lo ha scandito bene nel corso del suo intervento che certe formazioni di estrema destra non avrebbero mai dovuto candidarsi alle elezioni. 

“Persino noi dell’Anpi- ammette la presidente di Anpi Modena- siamo stati troppo deboli. Non abbiamo denunciato le formazioni politiche fuori dalla vita democratica del Paese, fuori perché lo dicono la norma transitoria della Costituzione e ben due leggi, Scelba e Mancino”. Eppure, continua la presidente dell’Anpi modenese, “questi hanno presentato le liste elettorali e il nostro tessuto democratico non ha saputo o voluto reagire: noi in primo luogo, parlo dell’Anpi, ma credo che si tratti di una riflessione che possiamo fare tutti”. Aggiunge Pacchioni: “Non possiamo meravigliarci, allora, delle manifestazioni, delle sopraffazioni e di tutto quello che sta avvenendo intorno a noi. Bisogna tornare a quei principi, e in questo so che la Cgil ci dara’ un contributo”, è l’invito raccolto in sala, prima che Pacchioni concluda: “Abbiamo bisogno di Europa e di ricostruire l’Europa, anche per fermare l’onda, lasciatemelo dire, fascista, che gira e rigira, che si rafforza lentamente”.

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Anche Manuela Gozzi, segretaria Cgil, ha tuonato che “non è possibile che certi soggetti politici, come Casapound e Forza Nuova per citare i più famosi, portino avanti in tutta tranquillita’ le loro azioni quotidiane e si permettano di prevaricare attraverso i loro metodi squadristi idee, attivita’ e persone che non apprezzano. Bisogna infatti che le istituzioni prendano posizioni chiare e ferme, non concedendo nessun tipo di spazio (e intendo anche quelli fisici) ne visibilità a queste forze ‘incostituzionali'”. 

Anche il governatore Stefano Bonaccini ha condiviso l’urgenza: “Noi due anni fa siamo stati gli unici in Italia ad approvare una legge sulla memoria del ‘900. Una legge scritta insieme a Anpi, e Aude ne e’ stata una protagonista, istituti storici, enti locali, associazioni. Uno dei problemi più gravi che ha questo Paese, e temo ce l’abbia anche l’Europa, è quello della mancanza di memoria. A partire dalle scuole, vogliamo far sì che la storia del ‘900 sia conosciuta come e meglio della preistoria, con un milione di euro ogni anno a disposizione”. Del resto, confida Bonaccini, “anch’io sento una qualche inquietudine: non voglio spaventare nessuno, ma negli anni ’20 del ‘900 arrivò una crisi mondiale, anche delle istituzioni e dei partiti, con la richiesta dell’uomo forte… Dobbiamo cambiare l’Europa, non mi piace quella che misura i centimetri delle zucchine, ma l’Europa è anche quella che ha permesso a questa Regione di affrontare la crisi meglio di altri, grazie ai tanti e vari fondi stanziati che noi riusciamo a spendere bene. Vorrei – chiude il governatore – se lo ricordassero anche i Paesi dell’est…”.

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