Un odore nauseante arriva dalle bare nel cimitero. Ma non c'è modo di smaltirle

L'olezzo insopportabile che si sprigiona da alcune bare, ora vuote, riesumate venerdì e poi abbandonate in un cortile interno del camposanto. Chi abita in zona vive con le finestre sigillate

Il cimitero di Terni
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8 Luglio 2018 - 15.47


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Storie assurde. Dalle bare del cimitero di Terni arriva un odore nauseante. E la temperatura ha superato i 30 gradi. Chi vive a ridosso del cimitero comunale da due giorni è costretto a rimanere in casa con le finestre “sigillate. Succede per l’olezzo insopportabile che si sprigiona da alcune bare, ora vuote, riesumate venerdì e poi abbandonate provvisoriamente all’aria aperta in un cortile interno del camposanto, a pochi metri di distanza da alcune abitazioni di strada Madonna del Monumento. “Viviamo sigillati in casa nostra – racconta una residente – l’odore terribile sprigionato da queste bare entra nelle abitazioni ed a tratti è impossibile respirare. C’è anche chi ha accusato mal di testa e mal di stomaco”. Già ieri sono stati chiamati la polizia municipale, il 112 e il 113, che hanno spiegato ai residenti l’origine del problema: manca il bidone all’interno del quale dovevano essere smaltite le bare, bidone che non verrà portato prima di domani. Intanto, di fronte alle proteste dei residenti, tra ieri e oggi l’area è stata comunque disinfettata e alcune delle bare sono state coperte con dei sacchi.

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