Storie assurde. Dalle bare del cimitero di Terni arriva un odore nauseante. E la temperatura ha superato i 30 gradi. Chi vive a ridosso del cimitero comunale da due giorni è costretto a rimanere in casa con le finestre “sigillate. Succede per l’olezzo insopportabile che si sprigiona da alcune bare, ora vuote, riesumate venerdì e poi abbandonate provvisoriamente all’aria aperta in un cortile interno del camposanto, a pochi metri di distanza da alcune abitazioni di strada Madonna del Monumento. “Viviamo sigillati in casa nostra – racconta una residente – l’odore terribile sprigionato da queste bare entra nelle abitazioni ed a tratti è impossibile respirare. C’è anche chi ha accusato mal di testa e mal di stomaco”. Già ieri sono stati chiamati la polizia municipale, il 112 e il 113, che hanno spiegato ai residenti l’origine del problema: manca il bidone all’interno del quale dovevano essere smaltite le bare, bidone che non verrà portato prima di domani. Intanto, di fronte alle proteste dei residenti, tra ieri e oggi l’area è stata comunque disinfettata e alcune delle bare sono state coperte con dei sacchi.
Un odore nauseante arriva dalle bare nel cimitero. Ma non c'è modo di smaltirle
L'olezzo insopportabile che si sprigiona da alcune bare, ora vuote, riesumate venerdì e poi abbandonate in un cortile interno del camposanto. Chi abita in zona vive con le finestre sigillate
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8 Luglio 2018 - 15.47
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