Gay, negri, rumeni e rom. La lista di proscrizione salviniana trova i suoi sostenitori nelle frange più nere e pericolose del paese, che inneggia al Ministro dell’Interno ed evoca roghi medievali per tutte le minoranze contro cui si è scagliato Salvini. Lo fa sui muri di Viareggio, tristemente nell’anniversario della strage di Viareggio, che vide morire 32 persone nove anni fa a causa dell’esplosione di un treno carico di gas.
I graffitari nazisti sono ignoti ma il personale del Commissariato di polizia di Viareggio è intervenuto sul posto anche con la scientifica e sta svolgendo le dovute indagini. Di molto aiuto potrebbero essere le telecamere di sicurezza installate in zona.
Ma intanto, l’ondata di intolleranza fascista cresce nel paese, nel silenzio del nostro ministro impegnato a sostenere Rita Pavone. Mentre nelle mura delle nostre città fioriscono svastiche e messaggi d’odio che fanno rabbrividire.
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