Si è tolto la vita subito dopo il femminicidio. Il cadavere di Pasquale Vitiello, l’uomo che ieri mattina ha ucciso la moglie Imma Villani, davanti alla scuola di Terzigno, nel napoletano, è stato trovato a poca distanza dal luogo dell’omicidio. Vitiello si è tolto la vita molto probabilmente poco dopo aver ucciso la moglie. E lo ha fatto con la stessa arma dell’assassinio.
Secondo la ricostruzione degli investigatori ieri mattina c’erano stati prima gli insulti dell’uomo alla moglie davanti agli ultimi bambini che si affrettavano a entrare a scuola nel giorno della festa del papà, poi gli spintoni e gli schiaffi. E un colpo di pistola alla testa che ha ucciso Imma Villani, la mamma 31enne che poco prima aveva lasciato a scuola la figlia di nove anni. Vitiello era fuggito in sella a uno scooter grigio. Poi il ritrovamento del corpo da parte dei carabinieri.
Nella casa di Pasquale Vitiello a Terzigno i carabinieri hanno trovato una ventina di lettere che ora sono sotto sequestro. In una in particolare si legge che aveva intenzione di farsi giustizia da solo. I rapporti tra lui e la moglie erano da tempo difficili. Sembrerebbe che Pasquale non accettasse l’idea che sua moglie frequentasse un altro uomo.
Prima del terribile omicidio di ieri c’era stato un precedente. Il 4 marzo Pasquale Vitiello aggredì la moglie, prima verbalmente, poi anche con percosse. Nel litigio, secondo quello che Imma denunciò ai carabinieri, intervenne anche la madre di lui, che arrivò a stringerle le mani al collo. Quel giorno Imma lasciò la casa di Terzigno e tornò con la figlia nella casa del padre a Boscoreale. Quello stesso giorno lei, che si era fratturata un braccio e portava il gesso, chiese a un amico di accompagnarla in caserma per sporgere querela, alla quale seguì una contro querela della suocera. Ai militari raccontò che la frattura se l’era procurata cadendo, una versione che suscita molti dubbi.
Argomenti: femminicidio