Genova democratica contro il raduno fascista. Una mobilitazione chiamata dall’Anpi per protestare contro il convegno di gruppi xenofobi e razzisti europei.
Così è stata creata una vera e propria zona rossa a Sturla, quartiere del levante genovese: e’ quella allestita, come detto, in occasione della riunione delle forze politiche europee di estrema destra organizzata per questo pomeriggio a partire dalle 15:30.
Transenne, mezzi e oltre 300 uomini delle forze dell’ordine hanno blindato, a partire da questa mattina, tutti gli accessi intorno a via Orlando e via Caprera, dove si trova la sede del movimento Forza Nuova che ospiterà il raduno. L’obiettivo della questura è impedire il contatto tra i militanti di estrema destra e il presidio antifascista, formalmente coordinato da Anpi, organizzato per le 12 in piazza Ragazzi del ’99 e che potrebbe tramutarsi in corteo.
Già decine di sigle tra sindacati, partiti e associazioni hanno aderito all’iniziativa, ma parte dei manifestanti, a partire dalla Fiom e dalla Compagnia unica dei lavoratori del porto, si muoverà fino a piazza Sturla
Intanto, a poche ore dall’iniziativa organizzata dai movimenti di estrema destra, un hotel di Corso Europa, l’Ac, ha fatto sapere di aver rifiutato di affittare la sala agli organizzatori del raduno delle ultradestre: “Non riuscendo a ottenere informazioni dall’agenzia di viaggi circa il nome del prenotante ci siamo insospettiti e ci siamo rivolti alla polizia – ha spiegato la direzione dell’hotel – Le forze dell’ordine hanno verificato come l’agenzia che ha effettuato la prenotazione fosse la stessa che aveva già fatto domanda in altre strutture. Una volta venuti a conoscenza della reale identità dell’organizzatore dell’evento e in ragione dei conseguenti problemi di ordine pubblico che il convegno porterebbe con se’, anche per tutelare gli altri clienti della struttura che avevano prenotato in precedenza, abbiamo comunicato all’agenzia che non avremmo potuto accettare la prenotazione della sala” conclude la nota. Tre in tutto le strutture contattate che hanno rifiutato di ospitare l’iniziativa.
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