Perché i telegiornali hanno oscurato il corteo delle donne?
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Perché i telegiornali hanno oscurato il corteo delle donne?

Almeno in 200mila ieri a Roma, ma nelle edizioni della sera i maggiori telegiornali hanno fatto scomparire la notizia.

La manifestazione 'Non una di meno'
La manifestazione 'Non una di meno'
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27 Novembre 2016 - 12.02


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Da piazza della Repubblica a piazza San Giovanni per dire no alla violenza sulle donne. Questo il percorso del corteo ‘Non una di meno’ che ieri ha sfilato per le strade di Roma richiamando tra le fila della manifestazione anche molti uomini, alcuni giovanissimi. Un evento nato dal basso che testimonia una volontà comune, forte e radicata, ma che, come sottolineano le organizzatrivi della manifestazione, non ha trovato spazio nei maggiori telegiornali nazionali. Ecco il comunicato

Ieri a Roma una manifestazione di almeno 200mila persone condotta dalle donne, potente e bella come una marea, ha detto all’opinione pubblica di questo Paese che la violenza maschile deve finire perché rovina e spegne le nostre vite, e che le femministe hanno la competenza, il metodo e l’esperienza per sapere quali misure adottare e quali interventi. Oggi discuteremo in migliaia alla Università di Roma un piano d’azione nazionale femminista contro la violenza maschile che sia utile ed efficace. Quando sarà pronto chiederemo con tutte le nostre forze che venga adottato.

Ma nelle edizioni della sera i maggiori telegiornali hanno fatto scomparire la notizia.

Il TgUno, che appena il 25 novembre condannava la violenza sulle donne, ieri sera ha intervistato solo la Ministra Boschi e poi, come per caso, è stata data la notizia che migliaia di donne avevano sfilato a Roma per dire no alla violenza.

RaiDue ha mostrato un papà con un bambino sullo sfondo del Colosseo e della manifestazione, sembrava una festa per famiglie.

La7 non si è accorta di niente.

E allora si pone un problema di democrazia e rispetto delle leggi.

Non accettiamo più che i governi non agiscano da subito per contrastare il femminicidio, che si chiudano i Centri Antiviolenza, che non si faccia prevenzione, educazione, formazione. Volete un’altra manifestazione, più grande? Noi abbiamo le ragioni urgenti, l’energia e la rabbia per farla.

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