Il pentito Sciabica: "Tutele per i miei cari e farò dei nomi importanti"
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Il pentito Sciabica: "Tutele per i miei cari e farò dei nomi importanti"

Daniele Sciabica, pentito agrigentino promette rivelazioni eclatanti, ma solo in cambio di una tutela significativa.

Il palazzo di giustizia di Agrigento
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27 Novembre 2016 - 12.39


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Tutela per me, per mia figlia, per mia moglie e vi parlerò di “personaggi importanti e significativi ,siciliani e nazionali”. A voler parlare, in Sicilia, è un protagonista della guerra tra Cosa nostra e la Stidda, violento “spicchio” della mafia siciliana. A prometterlo, in video-conferenza, è Daniele Sciabica, agrigentino. Durante l’ultima udienza, ha letto una lunga lettera. Ha parlato di “pressioni” e “condizionamenti” subiti una decina d’anni fa perché stesse zitto..

Adesso, si è detto pronto a fare nuove, clamorose  rivelazioni. Il collaboratore di giustizia è sotto processo per 4 omicidi ed un tentato omicidio. Dopo avere confessato, aveva invocato l’applicazione di una procedura secondo cui non si può essere giudicati per fatti diversi da quelli per cui si concede l’estradizione. La Dda ha però risolto la questione ed ha impiantato un nuovo processo ora davanti al giudice dell’udienza preliminare di Palermo, Lorenzo Matassa. Daniele Sciabica ha chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato. I quattro omicidi di mafia ed il tentato omicidio, con tre feriti, al centro del processo, sono capitoli proprio della sanguinosa guerra fra Cosa Nostra e Stidda. Erano gli anni Ottanta e Novanta. Alcuni dei familiari delle vittime si sono costituiti parte civile. Il 2 febbraio è in programma la requisitoria. Se nel frattempo arrivassero quelle garanzie chieste dal collaboratore,  Sciabica potrebbe iniziare a Palermo di quei “personaggi importanti e significativi” di Palermo e Roma. Presumibilmente politici. Gli anni Ottanta e Novanta furono  anni di forte compromissione della politica con la mafia, anni di spesa pubblica imponente che ha arricchito mafia e politici vicini a Cosa Nostra.

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