Una giornata per non dimenticare i drammi della Shoah, ma anche gli stermini meno conosciuti come quello dei disabili, degli omosessuali e dei rom. Si celebrerà domani in tutta Italia la Giornata della memoria. Iniziativa culturali sono previste da nord a sud del paese.
“Non è passato. E’ memoria” è la frase scelta dall’Arci, che organizza manifestazioni culturali in diverse città. “Non parliamo di passato perché nuove discriminazioni colpiscono ancora oggi le categorie più deboli della nostra società, perché la rabbia sociale spesso si sfoga trovando negli ultimi facili bersagli, perché l’insicurezza e la paura vengono strumentalizzate per alimentare razzismo e intolleranza – sottolinea Arci -. E’ la memoria, la lettura degli orrori che hanno segnato il secolo scorso, che può aiutarci nella comprensione di un presente caratterizzato ancora da guerre e violenza, e fornirci strumenti per progettare un futuro diverso”. Il 27 gennaio sono previste diverse iniziative, rivolte in particolare ai più giovani come Promemoria_Auschwitz, i viaggi della memoria organizzati dall’Associazione Deina e dall’Arci e, che all’inizio di febbraio porteranno con due treni speciali più di 1200 giovani (fra i 16 e i 18 e provenienti da 8 regioni), a visitare Cracovia e gli ex lagher di Auschwitz e Birkenau. Il primo treno partirà dal Brennero il 4 febbraio e tornerà il 10, il secondo partirà il 12 e farà ritorno il 18 (in allegato la scheda e il comunicato sui viaggi della memoria-Promemoria_Auschwitz).
Anche in Senato oggi si celebra la Giornata con l’anteprima del documentario di Aldo Zappalà “Salvate tutti”, sulla vicenda di 73 ragazzi ebrei in fuga attraverso l’Europa che dall’estate del ‘42 all’autunno del ’43 trovarono rifugio a Villa Emma, a Nonantola, in Provincia di Modena. Il dvd del documentario uscirà domani, allegato al quotidiano La Repubblica. All’evento, organizzato dalla Fondazione Villa Emma con il patrocinio del Senato, dell’Ucei e del Comitato di Coordinamento per le celebrazioni in ricordo della Shoah, interverrà il Presidente del Senato Pietro Grasso.
E sempre oggi a Roma, alle 18, partirà da piazza dell’Esquilino una fiaccolata per ricordare rom, gay e disabili sterminati in tutta Europa durante il periodo nazifascista. L’iniziativa è organizzata dall’Opera Nomadi Nazionale in collaborazione con il Circolo di Cultura Omosessuale “Mario Mieli”. Il corteo si concluderà a via degli Zingari 54 (Rione Monti) dove verrà deposta una corona di fiori sulla lapide apposta in memoria delle centinaia di migliaia di Rom/Sinti, Omosessuali e disabili che furono soppressi. Nel corso della manifestazione si esibirà il Roma Rainbow Choir.
Iniziativa importante anche a Bologna dove stato realizzato il nuovo Memoriale della Shoah, che sarà inaugurato in occasione della Giornata. L’opera sorge nella nuova piazza tra via Carracci e il ponte di via Matteotti. Il memoriale è stato pensato durante il Giorno della memoria di un anno fa, e in un anno è stato messo a punto su iniziativa della Comunità ebraica a cui si sono affiancati istituzioni e privati. E sempre la Comunità ebraica sta pensando alla creazione di una Fondazione in cui riunire istituzioni, enti, associazioni e privati sul tema della memoria. “Sarà il veicolo e lo strumento perché quella piazza resti viva”, spiega il presidente della Comunità bolognese, Daniele De Paz. Il memoriale sarà inaugurato domani dall’arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi, il rabbino capo di Bologna Alberto Sermoneta e il presidente della Comunità islamica Shaykh Abd Al Wahid Pallavini. “Non possiamo stare fermi e in silenzio, immaginando che la memoria entri nella coscienza dei giovani- afferma De Paz- ogni città deve avere il suo memoriale”.
Per quanto riguarda i media, Tv2000 dedicherà alla Shoah e all’anniversario della liberazione di Auschwitz l’intera programmazione di martedì 26 e mercoledì 27 gennaio. Tanti anche i messaggi e gli appelli delle associazioni. L’ordine degli assistenti sociali chiede che “questa Giornata sia di monito per il presente ma soprattutto per il futuro; sia anche una riflessione collettiva sulle derive e sugli orrori ai quali possono condurre l’odio e l’intolleranza verso il diverso e l’altro da noi – sentimenti dei quali, purtroppo, è così tanto intrisa la nostra società – e per far maturare, soprattutto nei giovani, una nuova etica della responsabilità individuale e collettività che li faccia divenire cittadini consapevoli ed accoglienti”. Secondo la presidente Silvana Mordeglia, “il riemergere in Europa e nel nostro Paese di fenomeni, purtroppo non più episodici, di razzismo, xenofobia e, non da meno, di antisemitismo, porta con sé il rischio dell’affermazione di un modello di società caratterizzato da meccanismi di esclusione e di aggressività sociale, così come di indifferenza e di passività: atteggiamentiche caratterizzarono allora la tragedia dell’ebraismo europeo. Come assistenti sociali – continua – siamo testimoni consapevoli su come la precarietà, la povertà, l’emarginazione, l’isolamento e la disperazione delle persone producano troppo spesso una ricerca di sicurezza e di identità che si rivolge e sovrastima l’appartenenza etnica, religiosa e alle proprie comunità e che appaiono – a chi è privato dei diritti o anche solo della possibilità di fruirne – come l’unica ancora di salvezza cui aggrapparsi”.
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