“Che ultraleggeri e droni volino è un dato scontato. Il tema è non farli alzare in volo e per questo, memori di quanto avvenuto al funerale di Vittorio Casamonica, stiamo predisponendo un potenziamento dei sistemi di intercettazione e, nelle condizioni che lo consentiranno, anche di abbattimento”. Queste le parole del prefetto di Roma Franco Gabrielli, a margine dell’inaugurazione della centrale operativa per il numero unico 112. Gabrielli ha però precisato: “la prima regola è che è fatto divieto di abbattere qualunque cosa voli sopra i centri abitati, perché il danno sarebbe maggiore. Ci stiamo attrezzando per potenziare sia il sistema di rilevamento sia quello di contrasto in occasione degli eventi che consideriamo più esposti”.
Il prefetto ha poi detto che la vicenda di Parigi “ci ha rifocalizzato su target che prima ci sembravano più marginali, nel senso che è aumentato il novero degli obiettivi”. “Paradossalmente tanto più è generalizzata la possibilità di attacco e indifferente l’obiettivo che questi criminali hanno posto alla base delle loro azioni, tanto più noi dobbiamo continuare a vivere la nostra vita, perché se così non fosse dovremmo chiuderci in casa, ma forse neppure chiudendoci in casa saremmo al sicuro”.
La minaccia c’è e ormai nessuno può ignorarla, neanche Gabrielli. “Siamo consapevoli di essere all’interno di una minaccia, ma questo non ci deve minimamente indurre ad atteggiamenti di paura. Dobbiamo vivere la nostra vita sapendo che istituzioni stanno lavorando in modo serio, con un supplemento di impegno, ma affinché la vita dei cittadini sia tranquilla”.
Ppresidi nelle stazioni metro e nei nodi di scambio. “Con il piano presentato dal questore e approvato questa mattina dal Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica avremo un presidio, di fatto, in quasi tutte le stazioni delle tre linee della Metropolitana, in tutti i nodi di scambio e in tutti quei luoghi di aggregazione che possono rappresentare degli obiettivi”, ha precisato il prefetto di Roma. Questo sforzo, “però non deve essere solo ‘romanocentrico’ ma deve essere percepito anche nelle periferie”.
Inoltre “oggi il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica di Roma ha approvato la nuova distribuzione delle forze messe a disposizione dal governo. Inoltre stiamo pianificando interventi sul territorio anche per quel che riguarda la sicurezza percepita”.
Molte scuole hanno paura venire a Roma. Gabrielli ha anche detto di ricevere “lettere da molti dirigenti delle scuole che mi chiedono se venire a Roma è opportuno, se ci sono le condizioni di sicurezza. Tutto questo va sconfitto con il buon senso: se entriamo in questo loop faremmo quello che questi ‘signori’ vogliono fare, rendere questa societa’ invivibile. E una società si rende invivibile con la paura”.
Al via centrale 112, numero unico per le emergenze a Roma. La presentazione è avvenuta oggi alla presenza di Gabrielli, del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e del commissario di Roma Capitale Francesco Paolo Tronca e il prefetto Franco Gabrielli. E’ stata inaugurata sede del Nue – Numero unico dell’emergenza – a Roma, la cui attivazione è stata accelerata in vista del Giubileo. Lo scorso 7 luglio Zingaretti e il ministro dell’Interno Angelino Alfano hanno firmato un protocollo d’intesa per l’attuazione nel Lazio del Nue europeo secondo il modello della centrale unica di risposta. Quella del Lazio segue gli standard imposti dall’Europa: la chiamata per l’utente deve essere gratuita, e la sala deve dare risposte in almeno 14 lingue. Nella centrale saranno impegnate circa 80 persone dell’ente regionale formate nei mesi scorsi. L’obiettivo è ora l’apertura di una seconda centrale, con sede a Frosinone, che servirà tutte le altre province del Lazio e che avrà una copertura di 1,5 milioni di persone per poter servire tutta la Regione.