Il centro Cara di Mineo: modello per l'Europa o ghetto?

Il Cara al centro di dibattiti interni ma anche sotto gli occhi internazionali. L'agenzia francese Afp parla del centro accoglienza siciliano, il più grande d'Europa

Il centro Cara di Mineo: modello per l'Europa o ghetto?
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14 Settembre 2015 - 12.17


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Un luogo desolato e abbandonato a se stesso, o un esempio di accoglienza? Dopo il [url”dramma della morte dei coniugi Solano”]http://www.globalist.es/Detail_News_Display?ID=77937&typeb=0&coniugi-uccisi-si-ipotizza-anche-la-violenza-sessuale[/url], e la polemica infuriata sulla [url”funzionalità del Cara di Mineo”]http://www.globalist.es/Detail_News_Display?ID=78054&typeb=0&cara-di-mineo-un-posto-folle-inutile-ridurre-le-presenze[/url] anche la stampa estera indaga. “Nel cuore della Sicilia. Guardie armate a pattugliare uno dei più grandi centri di accoglienza per i richiedenti asilo in Europa. L’ex base militare statunitense, persa nel mezzo di aranceti. Il Cara di Mineo è al centro di un acceso dibattito sulla pertinenza di questi vasti campi per gestire gli arrivi di massa.” Questa è la didascalia che accompagna il video girato dall’ AFP Tv francese che si chiede se questo possa essere davvero un modello di centro d’accoglienza per l’Europa. O un ghetto, in cui i migranti vengono abbandonati e i confini militarizzati.

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“Non è possibile controllarli tutti” dice Anna Aloisi Sindaco di Mineo, ” il nostro è un paese piccolo, di persone anziane”.

Ghetto o esempio virtuoso di integrazione e accoglienza, dunque?
Una domanda, quella posta dall’agenzia francese, che non troverà facilmente risposta.

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