Dopo aver postato delle frasi dal contenuto razzista sul profilo Facebook, un ispettore di polizia è stato denunciato alla Procura di Catania. A segnalarlo i suoi stessi colleghi, che avevano visto il post dopo una segnalazione. Il protagonista della vicenda è Gioacchino Lunetto, poliziotto della Polfer di Catania, che sulla bacheca Facebook ha scritto: «Ah, mi manca Hitler» e, a proposito dei migranti, «Bruciarli vivi o rimpatriarli». Oppure, «Buttateli a mare». Frasi in seguito alle quali il Questore di Catania, Marcello Cardona, ha annunciato «l’avvio, con rapidità e rigore, di opportune valutazione per l’adozione di provvedimenti disciplinari» nei confronti dell’ispettore.
La Procura, confermando di avere aperto un fascicolo, non fornisce altri elementi «in attesa – viene sottolineato – di vedere gli atti e i documenti». La pagina FB risale al 28 settembre del 2014, ma un sito di Catania, ‘meridionews’, l’ha fatta emergere dall’apparente oblio di Internet. E si scopre così che l’ispettore di polizia ha anche condiviso, ad esempio, la foto tratta dalla pagina ‘I giovani fascisti’ con lo slogan «Dovrei odiare Mussolini? Io non odio chi ha dato tanto onore alla patria». E ancora, in un post sempre dello scorso settembre: «Avvisate la Kyenge e la Boldrini. Dite loro che i loro amici, ospiti non invitati a casa nostra, sono dei selvaggi, bestie da sopprimere quantomeno per la mancanza di rispetto nei confronti degli italiani». La pagina adesso non risulta più presente sul social network, come lo stesso profilo Fb del dirigente.
La denuncia. I post sono visibili sul sito del giornale locale online http://catania.meridionews.it”. E’ quanto denuncia il deputato siciliano di Sinistra Ecologia Liberta’, Erasmo Palazzotto, che aggiunge: “Che un funzionario della Polizia di Stato si esprima in questo modo vergognoso e’ inammissibile: sono inaccettabili i toni, gli argomenti, le minacce, le offese razziste e gli insulti alle Istituzioni del nostro Paese, a partire dalla Presidente della Camera”. “Le sue farneticazioni- prosegue l’esponente di Sel- sono incompatibili con il giuramento prestato alla Repubblica italiana e alla Costituzione.Ci aspettiamo a questo punto che il Capo della Polizia e il ministro dell’interno chiariscano e ci dicano quali atti abbiano intrapreso. In caso contrario, pronti a portare la vicenda in Parlamento nelle prossime ore”.
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