Sciopero trasporti, Uber: oggi corse gratis
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Sciopero trasporti, Uber: oggi corse gratis

Il servizio taxi travolto dalla polemica: non volevamo innervosire gli autisti dei mezzi pubblici in sciopero

Sciopero trasporti, Uber: oggi corse gratis
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30 Marzo 2015 - 21.19


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Oggi è stato l’ennesimo lunedì nero per i trasporti, visti i diversi scioperi in molte grandi città italiane. Uber Italia ha deciso di offrire una corsa gratis alle persone “con il solo intento di aiutarle, non volevamo innervosire gli autisti dei mezzi pubblici in sciopero”. Così Benedetta Arese Lucini, General Manager di Uber Italia, ospite della trasmissione televisiva “Roma InConTra” in onda il mercoledì in seconda serata. “Nonostante le minacce, che sono drenanti a livello fisico, non ho paura e ho un team fantastico e una grossa società dietro. Soprattutto, noi pensiamo di fare qualcosa di grande”.

 
“Attualmente Uber fa più di 1 milione di corse al mondo e in Italia abbiamo migliaia di autisti e centinaia di migliaia di utenti. L’ultima valutazione è di 40 miliardi di dollari e Google è uno degli investitori, non è un partner strategico. Noi – ha spiegato Benedetta Arese Lucini – non siamo competitivi ma integrati ai taxi. Noi puntiamo a persone che non avrebbero preso i taxi o li avrebbero usati poco. Noi aiutiamo le persone a lasciare l’auto a casa”.

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“Negli altri paesi del mondo siamo arrivati a degli accordi, come in Regno Unito, negli Usa o in Francia, dove i tassisti singolarmente usano la nostra applicazione – ha aggiunto – ma in Italia lo abbiamo proposto ai taxi un anno fa e, come dimostrano i cartelli di insulti che hanno girato per la città, la reazione non è stata positiva. Per adesso non se ne fa nulla. Anche perché certi tassisti che lo farebbero hanno paura degli altri tassisti. Le associazioni dei taxi, infatti, hanno vietato ai tassisti di aderire a Uber, pena l’esclusione della categoria. Ma cambierà, ne sono convinta”.

 
Alle accuse di concorrenza sleale la manager ha risposto: “il mercato sta cambiando. Il numero di licenze di taxi, che sono 8000 mila a Roma e 5000 a Milano, è lo stesso da 50 anni, ma le città sono cambiate e stanno cambiando e i trasporti pubblici non si sono adeguati. Noi – aggiunge – integriamo e implementiamo l’offerta, dando servizi che prima non c’erano”.  A chi solleva problemi fiscali, Arese Lucini spiega: “non possiamo evadere il fisco visto che tutti i pagamenti sono elettronici e tracciati. Non usiamo contante, e quindi è impossibile evadere per noi”, conclude Benedetta Arese Lucini.

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