C’è un collegamento tra l’indagine sul mondo di mezzo e la vicenda dell’omicidio del tifoso napoletano Ciro Esposito. Il ragazzo era stato colpito a morte il 3 maggio scorso a Tor di Quinto prima di Fiorentina-Napoli finale di Coppa Italia. La procura di Roma dovrà valutare la richiesta dei legali della famiglia di allegare agli atti delle indagini sul delitto anche le intercettazioni comparse nelle carte su Mafia Capitale.
Il procuratore capo di Napoli Giovanni Colangelo però smentisce che possano esserci collegamenti fra i componenti della banda di Mafia Capitale con il clan dei Casalesi. “Qui non è giunto nulla e non c’è un collegamento con i Casalesi. Con il procuratore capo di Roma Giuseppe Pignatone,ci sentiamo spessissimo e quello che c’è negli atti alla Procura di Roma viene trasmesso a Napoli e viceversa”. Il procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli afferma però che “il boss camorrista Antonio Iovine ha riferito di aver avuto rapporti con alcuni noti camorristi romani. Iovine ha inoltre negato di aver avuto interessi economici riguardanti il Gilda, mentre ha affermato di aver avuto altri interessi in altri settori nella Capitale e anche nel controllo del gioco d’azzardo”.
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