Alfano: pronti a riconoscere le tutele sulle unioni civili

Il ministro dell'Interno ha mostrato un'apertura del Governo, per tutelare le persone dello stesso sesso che convivono.

Alfano: pronti a riconoscere le tutele sulle unioni civili
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3 Luglio 2014 - 09.33


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«Non abbiamo difficoltà a ragionare, nell’ambito del codice civile, di un tema che esiste ed è la tutela delle persone che convivono, anche gay. A patto che non si neghi il valore della famiglia, fatta da uomo e donna». Queste le parole del ministro dell’Interno e leader di Ncd Angelino Alfano, in un’intervista a Repubblica, apre alle unione civili omosessuali.

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«Rispettiamo l’affettività di tutti. Se c’è da garantire maggior tutela ai problemi delle tante persone che convivono noi siamo pronti». «La nostra è un’apertura con un avvertimento: non si tocchi la famiglia naturale, composta da uomo e donna, come recita la Costituzione all’art.31». «Anzi, in autunno devono partire dei provvedimenti, nel contesto della legge di stabilità e delega fiscale, che la rafforzino, perchè è la famiglia il vero centro dello sviluppo sociale di questo Paese».

Per quello che riguarda invece la tutela alle coppie gay, «noi siamo pronti ad un’accelerazione», «la nostra è un’apertura significativa. Tuttavia ci sono tre paletti e una questione politica». «L’argomento – continua il ministro – va deideologizzato e la soluzione non può prestarsi ad estensione anche per sola via giurisprudenziale del matrimonio, dell’adozione, delle provvidenze. In nessun caso si deve far passare l’idea che si sta lavorando ad un superamento della famiglia così come la prevede la Costituzione».

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I paletti? «No ai matrimoni gay, no alle adozioni gay o all’utero in affitto, no alla reversibilità delle pensioni». E al giornalista che gli chiede una riflessione sul cambio di linea di Forza Italia sui gay, dice: «non commento, è la loro linea. Noi siamo un’altra cosa».

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