Verdone ai tifosi: ribellatevi. Lo stadio è diventato come l'Iraq
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Verdone ai tifosi: ribellatevi. Lo stadio è diventato come l'Iraq

Il regista lancia un'appello dopo la morte di Ciro Esposito: torniamo alla rivalità degli anni '50, accesa ma bonaria. Organizziamo un'amichevole Roma-Napoli in campo neutro.

Verdone ai tifosi: ribellatevi. Lo stadio è diventato come l'Iraq
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28 Giugno 2014 - 10.43


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«I tifosi devono ribellarsi, contro chi ha fatto diventare lo stadio come l’Iraq». L’attore e regista Carlo Verdone lancia l’appello altri ultrà sulle pagine del Mattino, auspicando una rivalità come quella degli anni ’50. «La rivalità tra giallorossi e azzurri era un tempo accesa ma bonaria. E quanto a me, quando gli striscioni inalberano sfottò taglienti e spiritosi rido volentieri anche se sono indirizzati contro la mia squadra. La solitudine umana e la frustrazione sociale invece – osserva Verdone – tendono oggi a trasformarsi in una malefica faida di cui i partecipanti hanno persino dimenticato le motivazioni».

Di fronte a questo «non dobbiamo limitarci ad attribuire le colpe sempre e solo agli ‘altri’ – politici, poliziotti, educatori, giornalisti – bensì fare tutti qualcosa per estirpare questo cancro». Verdone si dice favorevole a un’amichevole Roma-Napoli in campo neutro. «È un’idea bella e utilissima. Come sereni appassionati dobbiamo imporci perchè il match si disputi, dobbiamo fare in modo che i veri romanisti non debbano mai più guardarsi in cagnesco con amici, colleghi e conoscenti del Napoli», dichiara. «Il calcio non deve rimanere ostaggio dei tristi figuri che, in realtà, dell’agonismo e del confronto tecnico se ne fregano totalmente».

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