Ciro Esposito, nei pochi momenti di lucidità avuti durante la lunga degenza, avrebbe riconosciuto proprio in De Santis l’aggressore. Circostanza nota ai pm che hanno dato incarico alla digos di sentire tutte quelle persone (parenti, amici e conoscenti) che in queste settimane hanno potuto avvicinare e parlare con Ciro, al quale sarebbero state mostrate anche foto dell’ex ultrà giallorosso apparse sui giornali.
Lo zio di Ciro: De Santis non era soloDaniele De Santis non era solo a sparare contro il pullman di tifosi napoletani: con lui c’erano altre persone con i caschi». A dirlo lo zio di Pino Esposito, zio di Ciro in un’intervista a Servizio Pubblico – la trasmissione di Michele Santoro che sta lavorando a uno speciale presto in onda su La7. «Mio nipote ha riconosciuto, in un momento di lucidità, Daniele De Santis – racconta lo zio del tifoso morto- Ciro gli era andato incontro per bloccarlo. De Santis, ha raccontato mio nipote, buttava bombe carta contro il pullman dei tifosi pieno di donne e bambini. Ciro non si era accorto che De Santis era armato e quello gli ha sparato. Dopo una piccola colluttazione, De Santis è caduto a terra, e ha continuato a sparare, ferendo anche altri ragazzi assieme a Ciro. Poteva essere una strage».
I genitori di Ciro in questuraSono stati ascoltati per circa tre ore negli Uffici della Digos in Questura i genitori e il fratello minore di Ciro Esposito, il tifoso partenopeo morto stamattina al Policlico Gemelli. Lo ha detto l’avvocato Damiano De Rosa, uno dei legali della famiglia assieme agli avvocati Angelo e Sergio Pisani. «Li hanno voluti ascoltare perchè sono le persone che in queste settimane sono state maggiormente a contatto con lui anche nei momenti di lucidità – ha spiegato De Rosa – hanno riferito sul riconoscimento di De Santis tramite foto dei giornali e sulla ricostruzione investigativa fatta con la criminologa di parte Angela Tibullo».
Dopo il colloquio in Questura i genitori di Ciro sono tornati in albergo. «La madre è distrutta – ha concluso De Rosa – è stato molto doloroso anche dover rivivere e raccontare di quei momenti». La partenza per Napoli è prevista per domani pomeriggio.