Papa Francesco, rispettando la tradizione per la festa del Corpus Domini, ha celebrato la messa a San Giovanni in Laterano, e poi ha benedetto la folla dal sagrato di Santa Maria Maggiore. Non ha partecipato alla processione lungo via Merulana, né a piedi, per risparmiare le forze in vista dei prossimi impegni, tra cui tra due giorni il viaggio in Calabria, a Cassano allo Ionio, nè sul camioncino su cui viene trasportato l’ostensorio, per evitare che l’attenzione dei fedeli si concentrasse sulla sua persona e non sull’ostensorio.
Prima dell’inizio della messa il Pontefice si è trattenuto alcuni minuti con i seminaristi, i diaconi e il personale della basilica. La processione a fine messa è stata guidata dal cardinale vicario Agostino Vallini e vi hanno preso parte le confraternite e i sodalizi, parroci, vescovi e cardinali, fedeli, sediari pontifici e seminaristi.
Nella omelia della messa papa Bergoglio ha riflettuto in particolare sul concetto di fame e sui diversi tipi di cibo. «Oltre alla fame fisica – ha detto – l’uomo porta in sè un’altra fame, che non può essere saziata con cibo ordinario». «Ci sono tante offerte di cibo», ha aggiunto, «alcuni si nutrono con il denaro, altri con il successo e la vanità, altri con il potere e l’orgoglio». Papa Francesco ha poi invitato a chiedersi «Dove voglio mangiare, a quale tavola voglio nutrirmi? Alla tavola del Signore, o sogno di mangiare cibi gustosi, ma nella schiavitù? Qual è la mia memoria, quella del Signore che mi salva o quella dell’aglio e delle cipolle della schiavitù? Con quale memoria io sazio la mia anima?».