Lo hanno chiamato il “Treno della libertà” e sono stati in migliaia a partecipare. Tante le persone sono intervenute alla marcia organizzata a Madrid per chiedere l’abolizione della Legge sulla Salute Sessuale e l’Interruzione Volontaria di Gravidanza oltre che le dimissioni del ministro della Giustizia, Alberto Ruiz-Gallardón.
L’iniziativa è stata promossa da due associazioni asturiane di donne che hanno organizzato un viaggio da Gijon verso la capitale per protestare contro la riforma della legislazione sull’aborto e, nella strada verso Madrid, le partecipanti sono arrivate a 300. Il movimento è entrato a far parte della Piattaforma Nois Decidiamo, formata da più di duecento organizzazioni di vario genere che lavorano insieme a realtà simili di altri Paesi per organizzare manifestazioni davanti alle ambasciate contro la riforma.
La carovana, sbarcata alla stazione di Atocha, ha raccolto manifestanti da ogni parte della Spagna, intervenuti in treno al grido di “Sì, si può” e “Noi partoriamo, noi decidiamo”. Prima della partenza della marcia, diversi rappresentanti di partiti politici, sindacati, associazioni di donne e del mondo della cultura sono intervenuti.
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