Fabrizio Corona: no ai servizi sociali

La Cassazione ha confermato la revoca dell'affidamento per il fotografo dei vip. Che ora dovrà restare in carcere.

Fabrizio Corona: no ai servizi sociali
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11 Dicembre 2013 - 17.05


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C’è chi i servizi sociali li vorrebbe fare, pur di uscire dalle quattro mura del carcere, ma non può. E chi, invece, può permettersi di definirli una “umiliazione” e una “esposizione al ridicolo” perché, tanto, in carcere non ci andrà mai. Ben diversa, oggi, la posizione di Fabrizio Corona e Silvio Berlusconi: il fotografo dei vip si è visto rifiutare la possibilità di dedicarsi a occupazioni sociali, dopo alcuni mesi di prova, mentre il leader della rinata Forza Italia è ancora in attesa di conoscere il suo futuro dopo la sentenza della Cassazione e la decadenza da senatore. E chissà se un giorno non capiterà di vederlo assistere anziani o servire a una mensa dei poveri.

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E’ stata la prima sezione penale della Cassazione a decidere che Corona deve restare in carcere, rigettando il ricorso presentato contro la revoca decisa a febbraio dal Tribunale di sorveglianza di Milano dell’affidamento in prova ai servizi sociali, durata appena pochi mesi. L’affidamento era stato deciso nell’ottobre 2012 ma revocato in seguito al cumulo delle condanne del fotografo dei vip, entrato in carcere dopo una breve latitanza in Portogallo. Corona è detenuto da circa un anno nel penitenziario milanese di Opera, dove sta scontando una condanna definitiva a 5 anni di reclusione per l’estorsione al calciatore David Trezeguet. Pena aumentata a 7 anni, 10 mesi e 17 giorni per altri episodi di estorsione a Francesco Coco e Adriano,oltre che detenzione e spendita di banconote false e ricettazione di una pistola.

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