La lotta di Angela: incinta e malata di tumore al cervello
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La lotta di Angela: incinta e malata di tumore al cervello

La giovane aveva chiesto di essere operata con una nuovo macchinario. Dopo alcuni esami di base, però, ha firmato le dimissioni volontarie. L'operazione potrebbe salvarle la vita.

La lotta di Angela: incinta e malata di tumore al cervello
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22 Ottobre 2013 - 22.31


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Ha deciso di lasciare la clinica barese nella quale era ricoverata la giovane donna salernitana, Angela Bianco, incinta alla 19esima settimana e affetta da un tumore al cervello, che aveva chiesto di essere operata con una nuovo macchinario, il Cyber Knife. Le pratiche burocratiche andavano per le lunghe e la donna ha deciso di mollare la presa e tornare a casa.

L’apparecchio è in dotazione alla clinica privata barese Mater Dei, del gruppo Cbh, che però non è autorizzata all’esercizio della radioterapia. L’uso del macchinario, però, consentirebbe di rimuovere il tumore senza danneggiare il feto e di salvarle la vita.

Angela Bianco avrebbe deciso di lasciare la clinica barese “La madonnina” firmando le dimissioni volontarie contro il parere dei medici, dopo essere stata sottoposta anche oggi ad esami volti a valutare lo stato della sua malattia. Dopo il clamore suscitato nei giorni scorsi dalla vicenda, la Regione Puglia, con l’assessore alla Sanità, Elena Gentile, si è detta disponibile ad autorizzare in via straordinaria la clinica ma a condizioni che vengano rispettate le necessarie condizioni di sicurezza.

A questo scopo ha nominato una commissione di esperti che si riunirà dopodomani per valutare se l’intervento potrà essere eseguito senza danni per il feto e per la madre. Nei giorni scorsi, inoltre, l’Istituto Pascale di Napoli che dispone del Cyber Knife, si era detto disponibile ad operare gratuitamente la donna.

Sulla vicenda è intervenuto il capogruppo del Pdl alla Regione, Ignazio Zullo, secondo cui la signora Angela sarebbe stata “costretta a lasciare la Madonnina dalla mala-burocraziache”. Zullo parla di “una sconfitta assurda per l’intero sistema sanitario pugliese, che non può restare senza conseguenze. Per la Puglia intera, un’umiliazione mai tanto dolorosa. Mai tanta vergogna sulla Regione Puglia”.

La direzione sanitaria della Cbh, ha riferito inoltre di avare presentato ieri la richiesta per essere autorizzata in via straordinaria ad utilizzare il Cyber Knife per intervenire sulla patologia della giovane donna. “Questa mattina – ha precisato Annalisa Altomare, direttore sanitario della Cbh – abbiamo ricevuto dalla Regione la lettera con gli adempimenti richiesti e entro domattina presenteremo tutta la documentazione necessaria”.

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