#19O Tutta la cronaca del corteo contro la crisi
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#19O Tutta la cronaca del corteo contro la crisi

Dopo lo sciopero generale l'assedio ai ministeri da parte dei movimenti per i beni comuni e il diritto all'abitare. La diretta

#19O Tutta la cronaca del corteo contro la crisi
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19 Ottobre 2013 - 19.21


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dalla piazza Checchino Antonini e Massimo Lauria

18.53 Il corteo è terminato. Migliaia di persone, in questo momento, stanno assediando il Ministero delle Infrastrutture e il palazzo dove ha sede Trenitalia. Un tappeto di persone si riversa da Piazza Fiume, lungo Corso Italia fino a Piazzale della Croce Rossa. I lampeggianti delle forze dell’ordine delineano chiaramente i confini del corteo. Spuntano le prime tende sotto il monumento al bersagliere per l’accampata notturna che potrebbe prolungare l’assedio fino all’assemblea che si dovrebbe tenere domani mattina.

18.40 Quattro persone (tre fermate dai carabinieri e una dalla polizia) sono state portate in questura. Non sono ancora chiare le circostanze.

18.36 Anche Anonymous si aggiunge alla protesta, oscurando i siti di Corte dei Conti, Infrastrutture e Trasporti, Cassa depositi e prestiti e Ministero dello Sviluppo Economico.

18.23 Ci sono state circa otto esplosioni più grandi dei petardi lanciati finora e sono avvenute davanti all’ambasciata tedesca. Però il corteo continua a sfilare. Non c’è stato segno di nervosismo da parte delle forze dell’ordine presenti; in ogni caso il reparto dei carabinieri e la polizia hanno indossato le maschere antigas. In questo momento il corteo sta passando a via San Martino della Battaglia.

18.02 Fra i palazzoni umbertini di via Goito le grida e i petardi rimbombano ancora di più. Il corteo si sta snodando per entrare nella fase finale. Un parapiglia è scoppiato mentre la coda passava davanti al Ministero dell’Economia e i blindati hanno reagito a un lancio di un petardo. Piccola fuga nelle vie circostanti di alcune decine di persone e svenimento di una signora della Val di Susa.
Da un palazzo di Piazza Indipendenza, alcune decine di migranti salutano il corteo. Lo stabile è occupato dall’altro ieri, durante lo tsunami per il diritto all’abitare. Tra via Goito e via Montebello si segnalano alcune persone incappucciate che stanno diveltendo sanpietrini. In questo momento, il corteo è spezzato in due a causa di questi pochi incappucciati. Una parte è in via Goito mentre la coda del corteo si è diretta verso Porta Pia e verso la conclusione della manifestazione. Il resto del corteo è arrivato alla tappa finale di questa giornata di protesta in tutta tranquillità.

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17.49 Dopo il lancio di bombe carte davanti al Ministero dell’Economia da parte di alcune persone incappucciate di nero, in mezzo al troncone dei No Muos, c’è stata una carica da parte della Guardia di Finanza che le ha disperse. Il corteo prosegue pacifico e tranquillo su via Goito.

17.38 I lanci di bottiglie nei dintorni di Casapound erano avvenuti in seguito al permesso che la polizia aveva dato ai fascisti di schierarsi con caschi davanti alla sede. La piccolissima parte del corteo che aveva deviato in quella direzione è rientrata subito dopo. In questo momento, l’assedio si sta spostando verso Porta Pia (via Goito). Lo svolgersi della manifestazione sta smentendo tutte le balle che sono state raccontate finora su tumulti e disordini che sarebbero dovuti avvenire. Non ci sono tracce di un idropulitore e di carrelli della spesa usati come armi dai manifestanti: ne aveva parlato un noto giornalista in uno dei pezzi più allarmisti.

17.17 La testa del corteo ha appena imboccato via Cernaia: è cominciato l’assedio al Ministero dell’Economia. Nonostante sia piena di gente, Piazza della Repubblica è assolutamente silenziosa. Sicuramente questo è uno dei momenti più delicati della manifestazione di oggi.

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17.09 “L’unità delle lotte è un pericolo per chi comanda. La forza dell’intelligenza di tutti noi vuole contrastare un modello di sviluppo imposto”. Nicoletta Dosio, militante No Tav, spiega dal camion perché questa convergenza di movimenti sindacali e organizzazioni politiche abbia inquietato moltissimo il governo e i giornali che controlla. La colonna sonora è ancora quella incessante dei tamburi della murga. La testa del corteo è ormai alla stazione Termini e si avvicina al punto cruciale della manifestazione: l’assedio ai ministeri. Su twitter il ministro di polizia Alfano saluta “la polizia che ci difende dai teppistelli”; poi prova a smentire. Fino adesso #19O è un fiume di trenta/quarantamila persone che attraversa Roma lasciando dietro di sé solo alcune scritte sui muri contro la crisi, la miseria e la precarietà.
Tra le organizzazioni politiche spicca lo spezzone di Rifondazione Comunista, le bandiere di tutte le organizzazioni nate dalla sua rottura e, per la prima volta, sta manifestando Ross@, esperimento di ricomposizione animato da Giorgio Cremaschi.

16.43 In questo momento si hanno notizie di lanci di bottiglie. I lanci sembrano provenire dalle zone limitrofe alla sede di Casapound (Via Napoleone III). In quella direzione si è diretta, infatti, una parte del movimento degli antagonisti di destra.

16.12 Il corteo si sta snodando tra il fondo di via Merulana e una coda che è ancora dentro piazza San Giovanni. I numeri sono decisamente superiori al corteo del giorno prima. Almeno 40.000 persone stanno partecipando al corteo contro l’austerity.
Dopo l’enorme spezzone multicolore dei movimenti per il diritto all’abitare al centro del corteo si sono posizionati centri sociali e collettivi studenteschi: stesse parole d’ordine, ma atteggiamento più propenso all’autodifesa.
La grande testa di questo corteo in realtà è un puzzle di difficile risoluzione. L’orientamento è quello di una manifestazione pacifica di massa, militante, autodifesa.
Dietro ai centri sociali sfilano i movimento per l’acqua, Cobas, Usb e le organizzazioni politiche.

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15.35 L’età media è decisamente più bassa rispetto a quella dei partecipanti allo sciopero dei sindacati di base di ieri ma sono evidenti le contaminazioni così come sono simili gli orizzonti culturali e politici. In questo momento il camion di destra sta imboccando via Merulana.

14.40 Il corteo si sta muovendo e, ad aprire le fila, la banda pink della Snia Viscosa. Lo segue il grande blocco dei movimenti e di chi lotta per la casa. La sfilata procede con una lentezza notevole, per consentire ai vari spezzoni di incolonnarsi. Intanto, continuano le performances della murga (pink) e della cosiddetta “ombrellata romana”, una perforamance curata dal Forte Prenestino con delle parole d’ordine scritte su ombrelli che si aprono e chiudono, secondo una coreografia studiata. In piazza c’è tutta la galassia dei centri sociali, dei movimenti per i beni comuni e per l’ambiente.

14.00 Piazza San Giovanni si sta riempiendo ancora dopo lo sciopero generale di ieri e dopo l’accampata di questa notte, seguita alla grande assemblea e al concerto che ha portato sul palco 99 Posse, Banda Bassotti e Assalti Frontali.
Il camion che aprirà il corteo porta scritto: “contro precarietà e austerità organizziamo la nostra rabbia”. Tutto intorno la città è blindata e i punti più sensibili sono stati svuotati dalle automobili, restituendo l’effetto di una città spettrale e vissuta solo da centinaia e centinaia di agenti in borghese oppure in tenuta da guerra.

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