Condanna definitiva a 12 anni e mezzo di reclusione per stupro per l’assistente capo di Polizia, Massimo Luigi Pigozzi, già condannato a tre anni e due mesi per le violenze avvenute nella caserma di Bolzaneto nei giorni successivi al G8 di Genova del 2001.
A sancirla è stata la terza sezione penale della Cassazione, che ha anche condannato il Viminale, in qualità di responsabile civile, a risarcire una delle vittime delle violenze sessuali di cui il poliziotto si è reso responsabile durante il servizio prestato presso la Questura di Genova.
Al centro di questo secondo processo, le violenze sessuali avvenute ai danni di donne in stato di fermo mentre si trovavano nella camera di sicurezza della Questura del capoluogo ligure. Pigozzi (che nel procedimento sui fatti di Bolzaneto venne ritenuto responsabile di aver “strappato” una mano al manifestante Giuseppe Azzolina) era stato condannato già in primo grado che in appello e la sua condanna per violenza sessuale aggravata e abbandono di posto di servizio è ora stata confermata dalla Suprema Corte.
Se, però, i giudici di secondo grado avevano escluso la responsabilità civile del ministero dell’Interno, la Cassazione ha accolto il ricorso di una delle donne vittima di violenza, una straniera costituitasi parte civile nel processo, e condannato il Viminale a risarcirla.
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