Il Papa: ai giovani fa schifo vedere preti non corretti
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Il Papa: ai giovani fa schifo vedere preti non corretti

Nell'incontro con i seminaristi e le novizie in Vaticano, il Papa è tornato a parlare del cattivo esempio dei religiosi che pensano ai beni materiali: giustamente vi fanno schifo.

Il Papa: ai giovani fa schifo vedere preti non corretti
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6 Luglio 2013 - 18.04


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“Coerenza e autenticità” debbono caratterizzare sacerdoti e suore. Lo ha detto Papa Francesco ai 6 mila seminaristi e novizie che partecipano in Vaticano al raduno “Mi fido di Te” promosso in occasione dell’Anno della Fede. “Giustamente – ha detto – a voi giovani fa schifo quando vedete un prete o una suora che non sono coerenti”. Il Pontefice ha fatto l’esempio di religiosi che cercano con le loro azioni un arricchimento materiale.

Il Papa: a me fa male se vedo un prete o una suora con una macchina ultimo modello – “A me fa male quando vedo un prete o una suora con un’auto di ultimo modello: ma non si puo’!”. Lo ha detto papa Francesco durante l’incontro con i seminaristi, i novizi e le novizie nell’Aula Paolo VI. Il Papa parlava del fatto che la gioia non nasce “dalle cose che si hanno”.

“Non c’è santità nella tristezza”. ha poi aggiunto il Papa spronando seminaristi e le novizie a perseguire la gioia nel Signore. “Quando ti trovi con un seminarista o con una novizia con la faccia lunga, tu pensi che qualcosa non va. Manca la gioia del Signore ma non c’e’ santità nella tristezza”.

Bergoglio è particolarmente a suo agio con i giovani seminaristi e le novizie che intraprendono il cammino vocazionale. “Santa Teresa -ha ricordato Francesco- diceva che un santo triste è un triste santo. Mai suore e preti con la faccia da peperoncino inaccetto”. Il Papa riflette: “dove è il centro della mancanza di gioia? È un problema di celibato. Voi consacrate il vostro amore a Gesu’, il cuore a Gesù e questo ci porta a fare voto di celibato ma il voto di castita’ va avanti. È una strada che matura verso la paternità e la maternità spirituale”. Se manca questo -ha osservato Bergoglio- ecco la “tristezza. Non si puo’ pensare ad un prete o ad una suora che non siano fecondi”. Da qui l’invito del Pontefice ad essere “testimoni autentici del Vangelo” senza avere “doppie faccie: Gesù bastonava quelli con una doppia faccia”.

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