Rai: oscurato il sito Vialemazzini.tv
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Rai: oscurato il sito Vialemazzini.tv

Nel silenzio di tutti è stato oscurato un sito che era diventato la newsletter quotidiana su quanto succedeva in Rai, in ogni rete tv e radiofonica. A chi avrà fatto del male?

Rai: oscurato il sito Vialemazzini.tv
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30 Maggio 2013 - 19.25


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All’arrivo in Rai il nuovo dg Gubitosi aveva aperto una mail per i dipendenti dove raccontare, fargli sapere la loro opinione su situazioni, programmi, produzioni. Questa operazione ha portato il dg a fare visite inaspettate in programmi di rete, nei tg. Lo ha portato a guardare negli appalti. Diventa anche un’arma di rivalsa di chi ha subito torti per molti anni, di chi si vuole togliere un sassolino ma anche di chi si vuole sempolicemente vendicare del collega o di un capo struttura o di un direttore. Ma poi un giorno, così d’amblè, Gubitosi chiude la posta e lo sfgogatoio finisce.

Come dal nulla però qualche giorno dopo appare in rete un sito [url”vialemazzini.tv”]http://www.vialemazzini.tv/[/url] che subito attira l’attenzione di tutti gli addetti ai lavori, interni ed esterni. Diventa una bibbia quotidiana in cui attingere notizie, gossip, commenti.
Un sito che ospita domande sui programmi (tutti), sulla direzione, sulla presidenza.

Appaiono post che riguardano i consulenti che Gubitosi si è portato da Wind e costano fior di milioni di euro all’azienda ( in un momento di spending review), della segretaria della Presidente Tarantola che guadagna circa 70mila euro l’anno con un ulteriore bonus di 5000.
Parla dei programmi come “Aggratis” e “Detto fatto” di Rai 2 che nonostante i costi e gli sforzi arrivano ad uno share da televisione locale ma non vengono chiusi.

Si chiede conto al direttore di Rai 3, Vianello, che apre un programma come “Neripoppins” con 9 autori e anche qui ascolti bassissimi che non bilanciano la spesa della tv pubblica. E poi Rai sport dove per un programma di nicchia viene pagato un capo autore con un compenso, a puntata, di oltre dieci volte superiore a quello di un collaboratore (che prende tra gli 80 e il 120 euro lordi a puntata). E ancora i guai di Preziosi a Radio 1.

Ma anche mariti, mogli, cognate che lavorano nelle stesso programma, chi in video, chi come regista o produttore o come autore. E poi critiche al direttore di Rai 1, Leone, che non sa far altro che mettere in onda la fiction Montalbano per risollevare le sorti della rete a picco con “La terra dei cuochi” con la Clerici, ma anche con lo spettacolo della Carlucci.

Rai 1 poi viene attaccata sulla questione Antonio Di Pietro “ma come paga solo lui e le strutture di supervisione del programma, gli autori, il capostruttura….?”. Ma anche la questione di ospiti uguali da sempre in alcuni programmi dove, per esempio, le compagne di alcuni autori sono anche finite nelle maglie della gisutizia per scambi di favori televisivi. E una domanda viene e rivolta alla vice direttrice Maria Pia Ammirati (che dopo l’uscita di Daniele Toaff grande capo del pomeriggio di Rai 1 vorrebbe avere sotto la sua direzione sia la fascia mattutina che quella pomeridiana,insomma “comandare” dalle 6 di mattina alle 19 della sera): “come è possibile che chi sta affossando programmi come Unomattina che è passato dal 30% ad uno scarso 20 continui ad avere premi e a non pagare per questo disastro?”.

E poi ancora i nomi dei 35 giornalisti del Tg1 indagati per aver percepito, illecitamente, compensi per notturni,festivi etc…mai fatti.E sono nomi “grossi”:capiredattori,inviati…persone che già normalmente prendono stipendi da capogiro. I nomi rimangono a vista per circa 48 opre poi vengono tolti. Ma intanto hanno fatto il giro della rete.

Insomma ce ne era per tutti. Qualcosa mascherata da gossip, ma sostanzialmente notizie vere con dati, numeri dei collaboratori, costi delle produzioni che sono dati molto probabilmente alla portata di mano di chi lavora all’interno dell’azienda e che ha raccolto gli sfoghi di molti e a cui, probabilmente, sono passati sotto gli occhi tanti casi.

Tanto tuonò che piovve: lunedì mattina il sito è stato oscurato. Neanche Dagospia, che ha scritto e fotografato cose peggiore, ha mai subito questo destino. Perchè? Chi è stato così ferocemente colpito da arrivare a far censurare questa voce libera? E perché nessuno ne parla, compresi i giornalisti grillini che tanto invocano la trasparenza anche in Rai?

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