Ancora tensione e tafferugli in piazza Verdi a Bologna tra attivisti del collettivo Cua e polizia e carabinieri. I manifestanti hanno chiesto di fare un’assemblea nel cuore della zona universitaria, forzando il divieto all’amplificazione.
Dopo che i due gruppi si sono fronteggiati per circa un’ora c’è stato un contatto. Sono volate bottiglie, da parte del cordone manganellate.
La situazione, durante il tentativo delle Forze dell’ordine di respingere il collettivo che voleva arrivare a piazza Verdi, è degenerata. Lo sbarramento di Forze dell’ordine, formato da una parte dai Carabinieri e dall’altra dalla Polizia girata verso piazza Verdi, ad un certo punto è stato costretto ad arretrare, dopo vari tentativi di far retrocedere gli studenti a colpi di manganello, per la pressione degli attivisti e per il fatto che altre persone dalla parte di piazza Verdi, inveivano contro la polizia.
Carabinieri e poliziotti hanno dunque deciso per la ritirata: sono arretrati fino a largo Respighi, andando a rifugiarsi dentro i blindati parcheggiati sotto al portico del Teatro comunale.
La folla di studenti è avanzata dietro di loro e sono state lanciate bottiglie e altri oggetti contro i blindati. Anche prima, durante le azioni di respingimento, erano volate bottiglie, anche a caso, e molte persone presenti in via Zamboni e piazza Verdi hanno cominciato a correre spaventate. Ora c’è uno schieramento di Polizia e Carabinieri in largo Respighi, all’altezza dei blindati e gli studenti manifestanti sono riuniti in piazza Verdi.
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