Vittorio Sgarbi porta in tribunale Beppe Grillo e la Casaleggio & co. Finisce, infatti, davanti al giudice di Camerino Domenico Potetti (udienza fissata per l’11 aprile) la vicenda degli «insulti e delle ingiurie» subiti da Sgarbi sul blog di Grillo, alla voce “Ridere di Sgarbi è reato”, in seguito ad un comizio a Rosolini (Siracusa), in cui il critico era stato irriso da un ragazzo, poi allontanato dalle forze di polizia, a sua volta apostrofato come “grillino” e “zucca vuota”.
Il Giudice di pace di Noto ha assolto Sgarbi dall’accusa di
ingiuria, ma da 42 mesi, spiega il difensore Giampaolo Cicconi,
sul blog di Grillo video e commenti anti-Sgarbi campeggiano
ancora come «una notizia nuova», con tanto di pesanti
considerazioni dei lettori, compreso qualcuno che imputa a
Sgarbi di organizzare mostre «con opere false».
Tentativi di conciliazione amichevole e diffide non sono serviti, spiega
l’avvocato Cicconi, e così il legale ha presentato un ricorso
d’urgenza al Tribunale camerte perché «ordini ai resistenti di cancellare
dal blog la falsa notizia e i relativi commenti», che stanno
causando «gravi lesioni alla dignità, all’immagine e al
prestigio personale del ricorrente».
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