Liceo Asproni in bianco, solidali contro l'omofobia

Da Nuoro, il racconto di Elisabetta Siotto, una studentessa del liceo classico Giorgio Asproni

Liceo Asproni in bianco, solidali contro l'omofobia
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20 Marzo 2013 - 18.30


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Una studentessa del Liceo Giorgio Asproni di Nuoro, Elisabetta Siotto, ci racconta quello che è accaduto in questi giorni nel liceo classico al centro delle polemiche. Elisabetta, 17 anni, frequenta l’Asproni ed è iscritta in seconda liceo.

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di Elisabetta Siotto

Nella serata di lunedì 18 marzo è comparsa su facebook una pagina chiamata “spotted Liceo Asproni” creata per fare in modo che studenti ed ex alunni del classico potessero restare in contatto per scambiarsi pettegolezzi e notizie. Chiunque poteva mandare un messaggio privato al gruppo e gli amministratori, quindi coloro che gestivano la pagina, avrebbero provveduto alla pubblicazione.
Dopo poche ore la situazione è degenerata, infatti son stati pubblicati senza alcuna censura di nomi e cognomi, messaggi razzisti e insultanti riferiti a ragazzi omosessuali, dichiarati e non, che frequentano la nostra scuola. La mattina dopo preside, vicepreside e docenti son stati informati della situazione che già aveva fatto notizia e creato scandalo tra tutti gli studenti, ma soprattutto tra i compagni di classe di questi ragazzi che si son visti attaccati e umiliati a causa delle loro tendenze sessuali. La professoressa Meloni, vicepreside dell’istituto, ha sporto immediatamente denuncia in questura e la polizia postale ha avviato le ricerche per scoprire nomi e cognomi dei “simpatici” omofobi che hanno deciso di palesare la propria ideologia con attacchi personali estremamente volgari e violenti. Inoltre si tenta di scoprire anche l’identità degli amministratori della pagina responsabili della divulgazione di questi insulti, ritenuti colpevoli quanto coloro che hanno perpetrato l’attacco in maniera diretta, ma il creatore di “spotted” si rifiuta tuttora di rivelarne i nomi. Il preside, professor Antonio Fadda, disgustato dall’azione di questi ignoti, ha convocato un comitato studentesco straordinario per comunicare coi rappresentanti della scuola e delle varie classi, che riuniti in assemblea hanno deciso di organizzata una manifestazione all’aperto per la mattinata di oggi. Quasi tutti, provvisti di maglietta bianca, simbolo di solidarietà nei confronti dei compagni colpiti, hanno partecipato attivamente all’iniziativa e sotto gli occhi delle telecamere dei media locali, incuranti del freddo e della pioggia hanno creato una catena umana attorno alla scuola. È stato bellissimo vedere la mia scuola unita e compatta contro coloro che hanno perpetrato l’offesa, ed è soddisfacente sapere che i colpevoli, una volta trovati, verranno puniti col cinque in condotta e quindi con la bocciatura automatica, ma rimane ancora l’amaro in bocca.
È sconvolgente il fatto che nel ventunesimo secolo, esistano ancora queste forme di razzismo e di omofobia.
È squalificante il fatto che alunni di una scuola che studia la cultura greca, emblema di saggezza, di tolleranza e di omosessualità stessa, abbiano una mentalità così chiusa e scadente nei confronti della diversità.
Il fatto stesso che il diverso sia visto come una minaccia invece che come una ricchezza… questo più di tutto spaventa!
Perché se noi, generazione del futuro, andiamo ancora avanti con pensieri così superficiali e sciocchi, si prospetta un domani davvero grigio.

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