«Se proponiamo a Grillo un pacchetto di provvedimenti nei primi 100 giorni del governo su lotta al disagio sociale e alla corruzione, sul conflitto di interessi, lo mettiamo di fronte alle sue responsabilità». Lo afferma al Tg3 il leader di Sel, Nichi Vendola, interpretando [url”il no di Beppe Grillo all’apertura di Pier Luigi Bersani”]http://www.globalist.es/Detail_News_Display?ID=40585&typeb=0&Grillo-Bersani-e-un-morto-che-parla[/url].
Vendola accetta la sfida di Grillo e dice: «Riportare il paese alle urne è un rischio anche per loro – ha aggiunto Vendola -. Tanti elettori del centrosinistra che lo hanno votato per voglia di cambiamento, potrebbero ripensarci». «Siamo precipitati in un altro tempo della politica – ha detto Vendola -. Non possiamo rapportarci a Grillo come nella prima Repubblica. Lui sfugge alla tentazione di essere acchiappato con uno schema alleanzistico. Grillo va sfidato sull’agenda del fare».
E continua: «Bersani dica al paese cosa vuol fare per dare una scossa elettrica nei primi 100 giorni del governo – ha proseguito Vendola – e proponga una squadra di governo di alta levatura… Grillo dovrà assumersi la responsabilità, di fronte a un programma di cambiamento e a un governo di alto livello, di riportare il paese alle urne».
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