E’ finito in manette all’alba Antonio Mennetta, 28 anni, nonostante la sua giovane età considerato dal Viminale uno dei cinque latitanti più pericolosi nella faida che insanguina da anni Scampia.
Della faida si sa quasi tutti: a contrapporsi sono le famiglie Vanella-Grassi ( a cui appartiene Mennetta)contro la famiglia Abete-Abbinate. Girati contro scissionisti.
L’uomo è stato arrestato all’alba, intorno alle tre di notte, in un vero e proprio blitz. Era nascosto in una villetta di Scafati, al confine delle province tra Napoli e Salerno. Una ventina di agenti della Squadra
catturandi della Questura di Napoli e del Servizio centrale
operativo (Sco) hanno circondato la villetta: c’era il serio rischio che Mennetta si dessea lla fuga. Ma alla fine, quando ha capito che non c’era più nulla da fare, si è arreso. “Sono Antonio Mennetta”, ha detto agli agenti che lo hanno arrestato.
Le indagini sulla faida di Scampia hanno subito una decisiva accelerazone dopo dopo l’omicidio di Pasquale Romano, detto Lino, il 29enne ucciso per
errore ad ottobre scorso. Si svolse a Napoli un vertice delle forze
dell’ordine nell’ambito del quale si decise il rafforzamento del
controllo del territorio insieme al Dac nelle zone di Scampia e dello
smercio di droga e nel corso del quale furono inoltre individuati
cinque latitanti legati alla faida: Marco Di Lauro, Mariano Abete,
Mariano Riccio, Rosario Guarino, e lo stesso Mennetta. Nei mesi scorsi
sono stati catturati Abete e Guarino (detto Joe Banana), mentre Di Lauro e Riccio sono
ancora latitanti.