In ricordo di Emanuela Loi, poliziotta coraggio in via D'Amelio
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In ricordo di Emanuela Loi, poliziotta coraggio in via D'Amelio

Il 19 luglio 1992 a proteggere Borsellino in via D'Amelio c'era anche una ragazza sarda di 24 anni. Prima poliziotta caduta nella lotta contro la mafia. Non dimentichiamo.

In ricordo di Emanuela Loi, poliziotta coraggio in via D'Amelio
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20 Luglio 2012 - 11.28


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di Adriana Giulizia

Emanuela Loi. Chi è? Una sconosciuta ragazza sarda, due anni più di me, tante speranze, tanta voglia di futuro. Anche lei quella maledetta domenica pomeriggio di vent’anni fa era in via D’Amelio perchè, insieme a Walter, Agostino, Claudio e Vincenzo, aveva accompagnato Paolo a trovare la sua mamma, Maria. Non erano esattamente un gruppetto di amici in giro a cazzeggiare, erano una scorta armata, gente seria, poliziotti, altrimenti detti agenti, piedipiatti, sbirri, con tanto di divisa, munizioni e un cappello in testa più grande del viso.

Quella domenica Emanuela aveva solo 24 anni, un buon lavoro e un uomo che l’amava e con cui stava progettando le nozze, da celebrare di lì a pochi giorni, nella sua Sardegna, beata lei. Era una giovane donna felice, nel pieno della vita. Cosa poteva desiderare di più? Infatti ci sorride Emanuela dalle foto su wikipedia e sul web, con i suoi capelli rossi, mossi, un sorriso con due guanciotte piene e tanta voglia di un’esistenza normale.

Non voleva affatto diventare un’eroina, stava semplicemente facendo il suo lavoro. Certo ne morivano a quel tempo di poliziotti e di magistrati, una strage dietro l’altra, ci si sentiva quasi in guerra. Una guerra che porta la giovane Emanuela a conseguire un primato: è la prima donna a far parte di una scorta e a cadere in servizio, anzi ad essere barbaramente trucidata da quei mafiosi bastardi, mentre cercava di proteggere un grande uomo dello Stato.

Il 19 luglio del 1992 Emanuela Loi diventa quella giovane eroina che noi non abbiamo saputo proteggere. Almeno non dimentichiamola. A vent’anni di distanza da quel maledetto giorno in cui il suo giovane corpo è stato dilaniato da una carica di 100 kg di tritolo, ci sorride ancora dalle foto sul web, con un’aria sbarazzina e spensierata. E mentre noi nel frattempo siamo diventate donne e possiamo invecchiare, lei resterà per sempre una ventiquattrenne piena di sogni.

Grazie Manu.

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