Omofobia, oggi la giornata mondiale contro la discriminazione

La manifestazione è promossa dall'Unione europea. In Italia per l'occasione l'Arcigay lancia la campagna di sensibilizzazione "Io denuncio".

Omofobia, oggi la giornata mondiale contro la discriminazione
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17 Maggio 2012 - 11.40


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Oggi è la Giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia. A promuoverla è l’Unione Europea. In Italia l’Arcigay ha realizzato per l’occasione una campagna di sensibilizzazione, grazie ai fondi del 5×1000, intitolata “Io denuncio”.

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La ricorrenza, ideata da Louis-Georges Tin, curatore del Dictionnaire de l’homophobie, si è celebrata per la prima volta nel 2005, a 15 anni esatti dalla rimozione dell’omosessualità dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale delle malattie pubblicata dall’Organizzazione mondiale della sanità.

Sotto l’acronimo di Idaho, che sta per International Day Against Homophobia and Transphobia, la giornata richiama quest’anno il tema del bullismo e vuole coordinare gli eventi realizzati dalla comunità internazionale a sostegno del rispetto dei diritti gay in tutto il mondo.

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Il testo approvato dall’Europarlamento in favore della commemorazione ribadisce “l’invito a tutti gli Stati membri a proporre leggi che superino le discriminazioni subite da coppie dello stesso sesso e chiede alla Commissione di presentare proposte per garantire che il principio del riconoscimento reciproco sia applicato anche in questo settore al fine di garantire la libertà di circolazione per tutte le persone nell’Unione europea senza discriminazioni”.

Nell’ambito dei diritti degli omosessuali, ricordiamo che al momento in Europa le nozze gay sono concesse legalmente nei Paesi Bassi, apripista nel 2001, Belgio, Spagna, Svezia e Portogallo. Diverse forme di unioni civili tra persone dello stesso sesso si verficano in Danimarca, Francia, Germania, Lussemburgo, Regno Unito, Repubblica ceca, Slovenia, Ungheria, Austria e Irlanda. Le coppie omosessuali possono adottare un bambino nei Paesi Bassi, ancora, in Gran Bretagna, in Svezia, Spagna, Danimarca e Belgio. Le sentenze più dure per crimini a carattere omofobo, dal 1992 si sono registrate sempre nei Paesi Bassi, Spagna, Belgio, Francia, Svezia, Danimarca, Regno Unito, Romania e Portogallo.

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