«Quello che è successo oggi all’Avogadro è il frutto dell’atmosfera pesante che si respira in città». Così Mario Bottazzi, l’ex partigiano contestato durante l’assemblea nel liceo scientifico romano, commenta il «blitz» da parte di alcuni militanti di estrema destra di Lotta Studentesca.
«Innanzitutto provo rabbia – dice l’84enne Bottazzi, presidente dell’Anpi del II municipio -. Questi attivisti di estrema destra trovano sempre pretesti per negare la Resistenza, che è alla base della Costituzione italiana. Tirano fuori ogni volta cose incredibili, tentando di addolcire il regime fascista». Quello che Roma sta vivendo – sottolinea – è un «clima di intolleranza». «Non so se io oggi potrei passare indenne per piazza Vescovio (uno dei luoghi di riferimento della destra, ndr) – continua -. Detto questo, però, non mi sento di drammatizzare. Ho molta fiducia nel senso democratico ed antifascista dell’Italia e degli italiani. Inviterei però l’amministrazione comunale ed il sindaco Alemanno a prendere maggiormente le distanze da queste squadracce, evitando di partecipare a cerimonie per targhe o monumenti».
Partigiano contestato: i fascisti preparano il 25 aprile
Blitz di un gruppo di estrema destra contro Mario Bottazzi, dirigente dell'Anpi, che stava parlando in un liceo romano. Clima da provocazioni.
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21 Aprile 2012 - 19.09
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