Morte sul palco, Pausini rompe il silenzio
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Morte sul palco, Pausini rompe il silenzio

"Il nostro lutto per Matteo è devastante", dice la cantante. E Jovanotti chiede una seria discussione sulla sicurezza.

Morte sul palco, Pausini rompe il silenzio
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5 Marzo 2012 - 14.22


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“Scrivere queste parole per me è davvero molto difficile e doloroso… mi trovo in uno stato di confusione e fragilità molto forti. Questa notte il nostro amico e compagno di viaggio Matteo Armellini ha perso la vita a Reggio Calabria”. Così Laura Pausini su Facebook dopo la morte di un operaio, Matteo Armelini, deceduto nel crollo del palco sul quale, a Reggio Calabria, la cantante avrebbe dovuto esibirsi stasera.

“Matteo – ricorda la Pausini – era un rigger, un tecnico esperto, un ragazzo giovane, forte, riservato, gentile e sempre attento a far sì che il suo e il nostro lavoro fosse il migliore di tutti. La tragedia che sta colpendo la sua famiglia, me, i miei tecnici, la mia band, i miei ballerini e tutti i miei collaboratori è più grande di ciò che si possa immaginare”.

Il dolore che traspare dalle parole della cantante è condiviso da un altro grande della musica italiana. Anche Jovanotti, che ha vissuto la stessa tragedia lo scorso 12 dicembre, quando a Trieste morì il 20enne Francesco Pinna nel crollo di un’impalcatura del Palatrieste, ha scritto su Twitter: “vicino alla famiglia di Matteo Armelini. Molto dolore per quello che è accaduto di nuovo stanotte a Reggio Calabria”.

E poi chiede di rivedere le misure di sicurezza per i lavoratori. “E’ necessaria una discussione molto seria tra organismi competenti su come possiamo migliorare il livello di sicurezza. Per noi addetti ai lavori e per il pubblico – dice Jovanotti – Le normative ci sono e nei tour vengono rispettate ma dobbiamo capire tutti noi coinvolti cosa deve cambiare”. “Un abbraccio a Laura e alla sua squadra”, conclude il cantante.

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