Concordia: tracce di coca su Schettino

E' giallo. Per il Codacons la perizia è inattendibile, servono nuove analisi. La Procura non ha ancora ricevuto la relazione formale.

Concordia: tracce di coca su Schettino
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18 Febbraio 2012 - 16.44


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Un nuovo giallo attorno alla tragedia della Costa Concordia: la perizia tossicologica su Francesco Schettino avrebbe di fatto escluso l’ipotesi dell’assunzione di stupefacenti da parte del comandante della nave la notte del naufragio al Giglio, ma sui suoi capelli sarebbero state trovate delle tracce di cocaina. Tuttavia non vi è ancora stata una conferma ufficiale e la Procura di Grosseto ha fatto sapere che deve ancora ricevere la relazione formale svolta all’Università Cattolica di Roma.

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I magistrati, che indagano sul naufragio della nave Costa Concordia avrebbero appreso la notizia dal Codacons. L’associazione dei consumatori ha infatti inviato alla Procura di Grosseto un’istanza di richiesta sui nuovi accertamenti. In particolare il Codacons ha chiesto un ulteriore prelievo di urine al comandante Francesco Schettino al fine di “effettuare una verifica del Dna e confrontarle con quelle precedentemente prelevate e oggetto di indagine, così da fugare ogni dubbio circa la provenienza del campione analizzato”.

Secondo il Codacons, che ha partecipato con i propri consulenti alla perizia tossicologica, i risultati delle analisi su Schettino hanno evidenziato “la presenza di cocaina sui capelli e nell’involucro che li conteneva, ma totale assenza di metaboliti della cocaina nei capelli dello stesso Schettino”. “Le analisi – ha proseguito il Codacons – accertano anche l’assenza di sostanze di abuso nelle urine, compresa l’assenza di benzodiazepine, che al contrario sarebbe dovuta essere presente nelle urine, dal momento che il comandante della Concordia aveva dichiarato di aver assunto ansiolitici”.

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Ma neanche la difesa del comandante della Costa Concordia ha chiarito i dubbi relativi all’esito dei test tossicologici: “Non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione. Non ne sappiamo nulla, non sappiamo da dove siano uscite queste informazioni”, ha ribadito.

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