Storia di un geniale evasore nascosto a Monreale
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Storia di un geniale evasore nascosto a Monreale

Non esisteva come contribuente, non esisteva come medico, ma ha curato denti per 20 anni a Monreale. Pare fosse anche bravo, non solo col fisco. [Onofrio Dispenza]<br>

Storia di un geniale evasore nascosto a Monreale
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Onofrio Dispenza Modifica articolo

31 Gennaio 2012 - 09.13


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di Onofrio Dispenza

Non solo Cortina e Milano da bere. Le vie della furbizia per non pagare le tasse sono infinite, e furbi e furbetti sono spalmati su tutto lo Stivale, come la Nutella sulla fetta di pane. Basta cercarli, scoprirli, magari aiutati di chi si è rotto di pagare direttamente dalla busta paga, anche per chi non paga, e magari da chi non ha il becco di un quattrino, va a curarsi e deve pagare senza ottenere la ricevuta. E sul sistema si ingrassa, e come.

Un piccolo esempio? A Monreale, vicino Palermo, c’era chi non pagava tasse da 20 anni, che da due decenni non presentava la dichiarazione dei redditi, che non aveva neanche la partita Iva. Titolare dello slalom attorno alle tasse (evase) un dentista, o meglio di chi si diceva dentista sulla targa che campeggiava davanti alla porta dello studio, di chi metteva le mani in bocca (e in tasca) ai clienti, senza averne titolo.

Si, perché il “dentista” evadeva tutto per il semplice motivo che dentista non era. Un falso dentista di 45 anni ( arrivato presto alla”professione”! ) scoperto dalla Guardia di Finanza. Il meccanismo di arricchimento del falso dentista è stato spezzato da un cliente che ha rotto il muro d’omertà ed ha chiamato il 117. I finanzieri, dopo aver fatto alcuni accertamenti in banca, si sono piazzati davanti allo studio del ventennale evasore.

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E’ bastato avvicinare il primo cliente che usciva dallo studio per scoprire tutto, l’evasione e il fatto che il dentista in effetti aveva soltanto un diploma di odontotecnico. Entrati nello studio, i finanzieri hanno trovato e sequestrato una gran mole di cartelle di clienti, con rispettive radiografie. Come in uno studio dentistico vero. Tutto sequestrato e mercato del dente interrotto.

Resta da calcolare il giro d’affari messo in piedi in questo quarto di secolo dal falso dentista ed anche l’entità dell’evasione. Come hanno avvertito i dentisti veri, la beffa è che in questi casi il tutto pare si risolva con una pena pecuniaria, largamente coperta dal tanto “guadagnato” ed esente da ogni tassa.

Naturalmente il falso dentista s’era fatto una bella posizione: terreni e fabbricati a Monreale e in riva al mare, vicino Trabia, per riposarsi d’estate. Per lui la liberalizzazione (malintesa) era arrivata venti anni fa.

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