Nel mirino della 'ndrangheta: storia di un giornalista scomodo
Top

Nel mirino della 'ndrangheta: storia di un giornalista scomodo

Giovanni Tizian è un pubblicista precario e scrive di mafia al Nord. La sua vita è cambiata da quando vive sotto scorta.

Nel mirino della 'ndrangheta: storia di un giornalista scomodo
Preroll

redazione Modifica articolo

12 Gennaio 2012 - 13.57


ATF
di Patrizia Anastasi

Adesso non ho paura. Così Giovanni Tizian, giovane giornalista precario che da qualche anno si occupa di mafia. Una storia difficile la sua: padre ucciso dalla ‘ndrangheta in Calabria e adesso costretto a vivere sotto scorta: due uomini lo proteggeranno.


Da cosa? Da chi?

Posso immaginarlo ma non lo so. Non ho mai subito minacce ma lo Stato, e lo ringrazio, ha voluto proteggermi. Il 22 dicembre scorso mi hanno chiamato e mi hanno detto che avrei avuto degli angeli custodi. Io sono caduto dalle nuvole, ma va bene così.


Come è cambiata la tua vita?

E’ cambiata totalmente. Adesso devo comunicare ogni mossa agli agenti, che mi seguono ovunque e per noi giornalisti non è facile. Noi viviamo dell’imprevisto, ma in questa situazione è impossibile.


La tua famiglia è stata già nel mirino della mafia…

Sì, nel 1986 mio padre è stato ucciso in Calabria, sotto i colpi di una lupara della ’ndrangheta. Dopo 5 anni dalla tragedia mia madre ha deciso di trasferirci a Modena.

Leggi anche:  “Il giornalista col binocolo”: un incontro per ricordare Giampaolo Pansa, firma progressista finita a destra

Quindi dopo quanto è successo hai deciso di occuparti di malavita per lavoro?

Non proprio. Ho intrapreso gli studi in Criminologia e mi sono laureato con una tesi sulle ramificazioni internazionali della ’ndrangheta. Poco dopo ho iniziato l’attività di giornalista per la Gazzetta di Modena, Linkiesta e Narcomafie. A dicembre ho pubblicato il libro “Gotica. ’Ndrangheta, mafia e camorra oltrepassano la linea”, trecento pagine che intrecciano giochi d’azzardo, infiltrazioni nelle imprese del nord, pizzi e droga, con documenti, atti, nomi e cognomi.


Hai meno paura adesso…

Sì, mi sento meno solo. Negli ultimi giorni in molti mi stanno dimostrando affetto.

E infatti, in solidarietà a Giovanni, è stato creato un coordinamento della redazione di Libera Informazione e dell’associazione Articolo21

[url”Il coordinamento di Libera Parma al fianco di Giovanni Tizian “]http://www.liberainformazione.org/news.php?newsid=16421 [/url]

[url”Tizian sotto scorta, società civile si mobilita “]http://www.liberainformazione.org/news.php?newsid=16422[/url]

Native

Articoli correlati