Sembra troppo pensare che episodi come questo diano il senso di una svolta nel paese. Sembra troppo, ma lo pensiamo. L orrido assessore alla Mobilità del Comune di Lecce Carlo Ripa lascia il suo incarico dopo le polemiche scoppiate per le sue parole su facebook nei confronti del presidente della Regione Puglia Nichi Vendola.
Ben lontani.«In seguito ad alcune dichiarazioni rilasciate nell’ambito di un dialogo
politico sui temi dei gravi disservizi della sanità pugliese ed in particolare salentina, la foga del confronto mi ha portato ad esprimere concetti che sono ben lontani dalla mia cultura e dal mio modo di pensare – ha precisato Ripa- a seguito di ciò ho provveduto – riconoscendo l’errore commesso – a formulare a quanti si sono potuti sentire offesi e, principalmente al presidente della Regione Puglia Vendola, le
mie sincere scuse per quanto accaduto.
Ciononostante – ha proseguito – prendo atto che è stata montata una campagna inquisitoria da parte della sinistra e della signora Poli Bortone (l’ex-sindaco di Lecce che aveva chiesto le sue dimissioni ndr.) assolutamente sproporzionata all’equivoco creato. Pertanto, onde evitare che tale campagna possa incidere negativamente sull’immagine e la credibilità dell’istituzione per la quale ricopro l’incarico e rappresentare motivo di difficoltà per l’imminente campagna elettorale del sindaco Paolo Perrone e per la compagine politica di cui sono rappresentante – ha concluso – rassegno le mie dimissioni da assessore della giunta del Comune di Lecce nella mani dello stesso sindaco».
L’inizio. Sarà che l’assessore Ripa è stato preso dalla foga, ma su Facebook, per quanto virtuale, la carta canta lo stesso e c’era scritto che Vendola era «una signorina», alle prese con «turbe psichiche».
Tutto ha inizio giovedì quando il sindaco del capoluogo salentino, Paolo Perrone, mette sulla bacheca del social network un lapidario commento sulla sanità pugliese: «è al tracollo perchè la politica regionale è fatta di interventi col contagocce». I commenti, più o meno equamente divisi tra pro e contro, non si fanno attendere. Po arriva quello di Ripa: «Sono ormai 7 anni che governate – dice rivolto ai competitor del centrosinistra – e le liste di attesa, tanto attaccate dal Sig. o Sig.ina Vendola non solo non sono diminuite, ma sono ormai divenute annuali».
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