La chiesa italiana sceglie il Pdl
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La chiesa italiana sceglie il Pdl

Il vescovo Bagnasco va alla scuola estiva di Gasparri e Quagliariello, ma parla del testamento biologico dimenticando crisi economica e disoccupazione.

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6 Settembre 2011 - 12.07


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Subito dopo aver partecipato all’inaugurazione del congresso eucaristico ad Ancona il presidente dei vescovi italiani, cardinale Angelo Bagnasco, nonostante il gran caldo, è salito in macchina per corere a 3/4 ore di distanza, cioè a Frascati, vicino a Roma. Lì lo aspetavano per il discorso d’apertura della scuola estiva promossa dalle fondazioni culturali guidate dai senatori Gasparri e Quagliariello, rispettivamente capogruppo e vice-capogruppo del Popolo delle Libertà al Senato.

Quando l’appuntamente è stato fissato il cardinale sapeva che quel giorno ci sarebbe stata anche l’apertura del congresso eucaristico. Cosa aveva da dire di tanto importante il presidente dei vescovi italiani ai giovani pidiellini e soprattuto ai loro leader, da indurlo a a mollare i confratrelli ad Ancona e scappare dopo pranzo a FRascati?

Niente. Niente di urgente, niente di sbalorditivo. La chiesa deve poter dire la sua senza che venga accusata di ingerenza; lo ha detto con forza, ma non è una novità.

Si diffonde una cultura nichilista che considera la libertà come “libertà dalle regole”. Letta così poteva essere questa la novità, visto che per qualcuno potrebbe sembrare proprio una critica del programma politico del Pdl. Ma poi Bagnasco ha aggiunto che questo nichilismo si sostanzia nelle legislazioni sul testamento biologico, finalizzate a farci scegliere quel che ci torna più comodo, fosse anche la morte nostra o altrui. Dunque nulla di nuovo.

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Nulla di nuovo neanche nel passaggio sui valori non negoziabili. La chiesa riconosce che i valori etico religiosi non si impongono a tutti per legge, ma difendere la vita e difendere la famiglia (fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna) non deriva dalla fede ma dalla “buona ragione” (categoria nuova ma molto efficace, di cui evidentememnte la chiesa si sente interprete) e quindi risponde a valori non negoziabili.

Ma allora, se non c’era niente di così importante da dire, sulla crisi economica, sul lavoro, sulla disoccupazione, sul degrado morale, perchè lasciare di corsa il congresso eucaristico per andare alla scuola estiva di Gasparri e Quagliariello? Proprio per questo, sembrerebbe di poter dire. Per confermare che non c’è niente di nuovo, che le voci su un interesse della chiesa per una riaggregazione partitica cattolica sono infondate: va bene così, va bene il Pdl.

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