Bianca Berlinguer e Boccia: 'rissa' virtuale e scambi di accuse sull'intervista saltata e Arianna Meloni

Lo scrive in una nota Bianca Berlinguer, conduttrice di E' sempre Cartabianca, sulla mancata intervista a Maria Rosaria Boccia che sarebbe dovuta andare in onda ieri sera su Rete 4.

Bianca Berlinguer e Boccia: 'rissa' virtuale e scambi di accuse sull'intervista saltata e Arianna Meloni
Bianca Berlinguer e Maria Rosaria Boccia
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11 Settembre 2024 - 19.48


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Lite a colpa di comunicati stampa e post sui social.  “Fin dal primo momento mi sono convinta che l’unico punto di contrasto fosse la mia indisponibilità a fornirle in anticipo e per iscritto le domande che le avrei posto”.

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Lo scrive in una nota Bianca Berlinguer, conduttrice di E’ sempre Cartabianca, sulla mancata intervista a Maria Rosaria Boccia che sarebbe dovuta andare in onda ieri sera su Rete 4.

“Ieri sera – ricorda Berlinguer – , era prevista la partecipazione di Maria Rosaria Boccia alla mia trasmissione, definita lunedì, con un’intervista singola a lei condotta da me; e poi, su sua esplicita richiesta, allargata ad altri giornalisti, i cui nomi le erano stati comunicati con ampio anticipo (Concita De Gregorio, Annalisa Chirico, Alessandro Sallusti e Andrea Scanzi). Fin dal giorno prima, quando abbiamo concordato i termini della sua partecipazione, Maria Rosaria Boccia sollecitava che le venissero comunicate per iscritto le mie domande, richiesta che non abbiamo mai accolto per nessun ospite. Dunque ho inviato alla dottoressa Boccia una sintesi dei temi generali che avremmo trattato nel nostro faccia a faccia, precisando inoltre che sarebbero stati gli altri giornalisti a decidere quali domande porle nel successivo talk”.

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“Quando ci siamo incontrate – prosegue la giornalista – ho confermato che, da parte mia, non ci sarebbe stata la minima preclusione nei confronti di qualunque notizia o ‘verità’ che lei avesse voluto raccontare. Fin dal primo momento mi sono convinta che l’unico punto di contrasto fosse la mia indisponibilità a fornirle in anticipo e per iscritto le domande che le avrei posto”.

“Poche ore prima della messa in onda, Maria Rosaria Boccia ci ha mostrato la trascrizione, da lei realizzata, di un presunto colloquio tra Gennaro Sangiuliano e sua moglie in cui l`ex ministro avrebbe affermato di non aver avuto una relazione intima con Boccia. Questo insieme alle ipotesi sul fatto che la sua mancata nomina a consulente del ministero fosse dovuta o alla preoccupazione per un eventuale conflitto d’interessi o alla pressione della moglie di Sangiuliano o alle carenze del suo curriculum o infine all’intervento di Arianna Meloni”.

“Quando io ho cominciato a chiederle quali prove potesse portare a sostegno di affermazioni così impegnative – sottolinea la conduttrice di E’ sempre Cartabianca -, la signora Boccia ha dichiarato che non avevo studiato sufficientemente la sua storia, che non ero preparata sulla sua vicenda e che tra noi non ci fosse il feeling necessario; accusandomi di essere interessata solo al gossip e al pettegolezzo politico anziché alle ‘verità’ non ancora rivelate che avrebbe voluto raccontare.

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Per quanto riguarda l`accusa di essere stata trattenuta in camerino contro la sua volontà, c’è solo da sorriderne”.

“In trentacinque anni di professione – conclude Bianca Berlinguer – non mi ero mai trovata in una situazione simile e da questo momento non intendo più replicare alle affermazioni di Maria Rosaria Boccia“.

La replica di Maria Rosaria Boccia

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Boccia ha smentito i riferimenti della giornalista sul (presunto) ruolo di Arianna Meloni: «Lei mi ha chiesto di Arianna Meloni e della nomina. Io le ho risposto che sapevo dell’esistenza di un colloquio tra Sangiuliano ed Arianna Meloni, ma non che fosse stata lei a bloccare la nomina», scrive l’imprenditrice di Pompei in una `storia´ su Instagram, condividendo anche lo screenshot di un articolo della versione online di La Repubblica in cui si dà conto delle parole di Berlinguer.

«Bianca Berlinguer dica la verità», incalza Boccia, per poi concludere, ancora riferendosi alla giornalista: «Le ricordo che questo è stato l’unico momento del mio racconto dove ha sorriso per ben due volte, compiaciuta, ed era concentrata».

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