Libertà di stampa e diritto dei cittadini ad essere informati. Il punto è questo. Il segretario dell’Usigrai Daniele Macheda, accompagnato dal presidente delle Fnsi Giuseppe Giulietti e d’intesa con Il Segretario della Fnsi Raffaele Lorusso e il presidente dell’ordine dei Giornalisti Carlo Bartoli, si è recato oggi nella redazione di Report per esprimere solidarietà a Sigfrido Ranucci e a tutto il suo gruppo di lavoro e garantire che gli organismi della categoria si metteranno a loro disposizione in ogni sede, compresa quella legale, per garantire la tutela delle fonti, il rispetto del segreto professionale e l’autonomia del giornalismo di inchiesta, dentro e fuori dal Servizio pubblico.
L’acquisizione dei tabulati telefonici dei giornalisti per appurare le fonti della trasmissione – si legge in una nota – in relazione al video dell’incontro tra Matteo Renzi e l’allora funzionario dei servizi segreti Marco Mancini, in un autogrill alle porte di Roma, rappresenta una violazione del segreto professionale e della tutela delle fonti e ha un effetto intimidatorio nei confronti di chiunque voglia fornire elementi o notizie di interesse pubblico e rilevanza sociale, non solo a Report ma a tutte le trasmissioni di inchiesta giornalistica.
Quanto è accaduto segue al proliferare nel nostro Paese delle querele bavaglio e ai tentativi di intimidire singoli giornalisti e singole redazioni e ridurre l’esercizio del diritto di cronaca, anche attraverso la recente norma sulla presunzione di innocenza.
Per queste ragioni, riguardo al caso di Report, l’Usigrai, d’intesa con Fnsi e Ordine dei Giornalisti ha già chiesto di incontrare l’amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes e le associazioni predisporranno anche un dossier completo su quanto sta accadendo in Italia, da inviare alla commissione Europea e al Parlamento Europeo e agli organismi di garanzia che tutelano la libertà di informazione.