La sparata di Meluzzi: "Se un mio paziente si suicidasse dovrei denunciare il governo per procurato allarme"
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La sparata di Meluzzi: "Se un mio paziente si suicidasse dovrei denunciare il governo per procurato allarme"

Il protagonista di tanti siparietti tv è sospeso dall'ordine dei medici per non essersi vaccinato ed ha paragonato le misure anti-covid all'olocausto

La sparata di Meluzzi: "Se un mio paziente si suicidasse dovrei denunciare il governo per procurato allarme"
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3 Gennaio 2022 - 18.24


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L’ennesima sparata del no-vax e del no Green pass in prima fila nel mondo negazionista che si è già reso protagonista di uscite miserabili, come quella che ha paragonato le misure anti-Covid ad Auschwitz.

“Se mai accadesse che un mio paziente dovesse suicidarsi – cosa che ho sfiorato più volte con i miei assistiti in questi mesi – credo che dovrei denunciare il Governo per le sue misure, non solo per procurato allarme ma anche per istigazione al suicidio”.

Lo ha detto Alessandro Meluzzi, psichiatra e volto noto del piccolo schermo, sospeso dall’Ordine dei medici di Torino perché non vaccinato, che è intervenuto al convegno ‘Pandemia invito al confronto’, in corso oggi e domani a Roma, organizzato da ‘Contiamoci’ E dall’associazione ’15 ottobre’, gruppi di area ‘no vax’ e ‘no pass’.

“Ho avuto la ventura di fare lo psicanalista e lo psichiatra per 41 anni – continua – e ancora oggi devo soffrire nel ricevere di giorno e di notte telefonate di pazienti che ho seguito negli ultimi 3 o 4 decenni, molti dei quali suicidari, con gravissime patologie che io ho potuto continuare a curare soltanto come parlo con voi – ha detto nel suo videointervento – in quanto considerato un untore, perché non vaccinato”.

Meluzzi ha spiegato di aver scelto “liberamente e consapevolmente di lasciarmi sospendere” perché “non potevo nemmeno valutare l’opportunità o l’inopportunità di inocularmi questo siero immunologico”. E ha sostenuto che più che in una pandemia siamo in una “psico-info pandemia perché la prima cosa con cui dobbiamo misurarci è la totale sproporzione tra gli eventi biologici e gli effetti che questi hanno avuto sul piano giuridico, istituzionale, sociale, lavorativo e costituzionale”.

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