La Rai e i giornalisti ospiti: sempre gli stessi e spesso pagati
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La Rai e i giornalisti ospiti: sempre gli stessi e spesso pagati

Chi sceglie questi opinionisti a pagamento? Perché non, per esempio, Norma Rangeri del “Manifesto”, quotidiano puntualmente oscurato in Rai?

Cartabianca
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22 Gennaio 2021 - 17.03


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Dietro alle trasmissioni di informazione Rai c’è un vero e proprio mercato degli opinionisti. Vengono “ingaggiati” neanche fossero calciatori, con cospicue parcelle che vanno ai loro agenti. “E io pago!”, diceva Totò. Tutto nel conto del canone. Infatti, I giornalisti che vanno nelle trasmissioni Rai a fare gli opinionisti vengono pagati, lo ha rivelato la stessa Rai rispondendo ad una interrogazione in commissione di Vigilanza. Il quesito era stato posto dal segretario della Commissione, Michele Anzaldi.. 

“Questa sarebbe informazione pubblica – dice ora Anzaldi -stessa  con gli opinionisti “ingaggiati”, come scrive la Rai rispondendo alla mia interrogazione? Presenterò una nuova interrogazione per avere chiarezza, credo che i telespettatori abbiano il diritto di sapere se un giornalista che parla nelle trasmissioni Rai sia o meno pagato, se esprima opinioni per alimentare il dibattito oppure perché venga lautamente retribuito”.  

Nell’interrogazione, in particolare, si chiedeva se Andrea Scanzi, ospite della trasmissione Cartabianca di Rai3 per 11 volte solo da settembre a dicembre, venisse o meno retribuito: i vertici del servizio pubblico hanno confermato che riceve un gettone e che, come opinionista, ha un contratto, ed anche lungo, annuale. Quindi Scanzi non soltanto pubblicizza il quotidiano per cui scrive (“Il Fatto quotidiano”, la cui testata compare sempre alle sue spalle quando è in collegamento), non soltanto aumenta la propria visibilità che si traduce in più copie vendute dei suoi libri e in più pubblico ai suoi spettacoli teatrali, ma riceve anche soldi dal servizio pubblico. “E’ deontologicamente corretto? – si chiede Anzaldi – E’ rispettoso del Contratto di Servizio?”

In effetti, chi sceglie questi opinionisti a pagamento? Perché Scanzi e non un giornalista, per esempio, del “Manifesto”, quotidiano puntualmente oscurato in Rai come ha denunciato la direttrice Norma Rangeri?

Ora che il “mercato degli opinionisti” è stato svelato, è doveroso andare fino in fondo con la trasparenza: Partendo da Cartabianca per arrivare a tutti i talk  che ripropongono sempre gli stessi volti, le stesse testate di appartenenza.

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