La Rai ne fa una al giorno, il film su Piersanti Mattarella va in onda su Sky
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La Rai ne fa una al giorno, il film su Piersanti Mattarella va in onda su Sky

La prima visione televisiva del film di Aurelio Grimaldi dedicato alla barbara uccisione dell’allora presidente della Regione Sicilia va in onda non sulla tv pubblica ma su una tv commercial

I funerali di Piersanti Mattarella
I funerali di Piersanti Mattarella
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6 Gennaio 2021 - 18.49


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Da tempo mi domando che senso abbia ancora pagare il canone Rai o addirittura imporlo in bolletta in relazione ai servizi che offre, al rispetto del Contratto di servizio. Oggi abbiamo l’ennesima conferma della totale inadeguatezza di questa Rai: nel giorno dell’anniversario della morte di Piersanti Mattarella, la prima visione televisiva del film di Aurelio Grimaldi dedicato alla barbara uccisione dell’allora presidente della Regione Sicilia, ad opera della mafia, va in onda non sulla tv pubblica ma su una tv commerciale, Sky.
Passerà alla storia come la peggiore, intanto non ne azzecca una. Sembra che lo faccia apposta. Questa è la Rai di Foa e Salini. In ultimo, l’incapacità a pensare qualcosa per onorare Piersanti Mattarella, il fratello del nostro Capo dello Stato ucciso il 6 gennaio del 1980 a Palermo.
“Se la Rai non fa servizio pubblico in casi come questo .chiede il segretario della Commissione di Vigilanza, Michele Anzaldi – perché gli italiani pagano 2 miliardi all’anno di canone?”
Ricorda l’esponente di IV:”Per questo un anno fa ho promosso una raccolta di firme per ridurre il canone, una petizione che in poco tempo ha raggiunto decine di migliaia di sottoscrizioni su Change.org e non vi è giorno che quest’idea non venga confermata dai fatti”.
E’successo nei giorni scorsi con “SanPa”, docufilm su San Patrignano realizzata in gran parte con materiali Rai ma prodotta e trasmessa da Netflix. E successo con il documentario su Pompei, proposto alla Rai ma poi realizzato dalla tv francese. Succede oggi con una tematica drammatica e scottante come quella della mafia e degli intrecci – ancora tutti da investigare – tra Cosa nostra e altre entità, anche istituzionali..
Eppure, l’anniversario dell’omicidio Mattarella, 6 gennaio 1980, è una data indimenticabile per tutti e non solo per i cittadini ma per le istituzioni. Quella fu la prima volta che la mafia uccise l’alto rappresentante di un’istituzione, il presidente di una Regione, l’uomo destinato a prendere il testimone della politica di Aldo Moro..Una vicenda tutta aperta, tutta da investigare. E la parabola successiva a quell’omicidio, con Sergio Mattarella che arriva al Quirinale, e uno dei capitoli più importanti della nostra storia. Rivisitare quell’episodio tragico di partenza appariva come un dovere del servizio pubblico. Niente. 
“Purtroppo il ricordo di quel drammatico assassinio non trova spazio sul servizio pubblico, ma su una tv commerciale a pagamento. (a. m.)

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