Giovanna Botteri replica a haters e sessisti: "Scardinare modelli stupidi e anacronistici"
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Giovanna Botteri replica a haters e sessisti: "Scardinare modelli stupidi e anacronistici"

Una nota della giornalista della Rai presa di mira per un suo presunto look poco bello ed elegante: "È l'ora di discutere su cose importanti per noi, e soprattutto per le generazioni future di donne".

Giovanna Botteri
Giovanna Botteri
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2 Maggio 2020 - 19.55


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Una bella risposta ai tanti haters e sessisti che si sono ‘divertiti’ a insultarla e a deriderla come se il suo look (tra l’altro chi decide se è bello o brutto?) venisse prima della sua professionalità.
“Mi piacerebbe che l’intera vicenda, prescindendo completamente da me, potesse essere un momento di discussione vera anche aggressiva, sul rapporto con l’immagine che le giornaliste, quelle televisive soprattutto, hanno o dovrebbero avere secondo non si sa bene chi…Qui a Pechino sono sintonizzata sulla Bbc, considerata una delle migliori e più affidabili televisioni del mondo. Le sue giornaliste sono giovani e vecchie, bianche, marroni, gialle e nere. Belle e brutte, magre o ciccione. Con le rughe, culi, nasi orecchie grossi. Ce n’è una che fa le previsioni senza una parte del braccio. E nessuno fiata, nessuno dice niente, a casa ascoltano semplicemente quello che dicono. Perché è l’unica cosa che conta, importa, e ci si aspetta da una giornalista”.
Lo scrive la corrispondente Rai Giovanna Botteri, in una lettera pubblicata sul sito dell’Usigrai e da Giulia Giornaliste, dopo essere diventata bersaglio della trasmissione ‘Striscia la notizia’ per il suo look.
“A me piacerebbe – aggiunge – che noi tutte spingessimo verso un obiettivo , minimo, come questo. Per scardinare modelli stupidi, anacronistici, che non hanno più ragione di esistere. Non vorrei che un intervento sulla mia vicenda finisse per dare credibilità e serietà ad attacchi stupidi e inconsistenti che non la meritano. Invece sarei felice se fosse una scusa per discutere e far discutere su cose importanti per noi, e soprattutto per le generazioni future di donne”.

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